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Ora di religione: una scelta per 34.000 studenti riminesi (93%)

Un esercito di 34.000 studenti per un’ora a settimana a lezione di una materia che va oltre la cattedra. 150, in prevalenza incaricati, e una ventina di supplenti, a Rimini sono gli insegnanti di una disciplina che è un ponte tra la Chiesa e la scuola, soprattutto dal punto di vista formativo e culturale. Il dialogo con l’insegnante di relgione va infatti ben al di là del voto.
Ai blocchi di partenza della riforma della Moratti, che per primarie e medie inferiori, grazie ad un accordo tra Cei e Ministero dell’istruzione ha rimesso mano anche all’insegnamento della religione cattolica, la fotografia dell’ora di religione nella Diocesi di Rimini si presenta in linea con la tendenza nazionale, offrendo degli spunti interessanti.
94,4% di adesioni nelle scuole dell’infanzia, 95,4% nelle elementari, 94,3% nelle scuole medie inferiori, lieve nel complesso il calo rispetto allo scorso anno delle prime due mentre stabile rimane il dato delle medie.
Per tutti e tre questi cicli scolastici il sì all’ora di religione spetta alle famiglie e molte sono anche quelle immigrate che scelgono l’opzione, mostrando quindi fiducia verso un mondo diverso dal loro, rispettoso e attento a valorizzare le diversità culturali di bambini e ragazzi.
Cambia lo scenario alle scuole superiori, dove in alternativa all’ora di religione si possono svolgere altri percorsi oppure uscire dalla scuola.
Qui troviamo il primato assoluto di adesioni all’ora di religione che spetta all’Iti Leonardo Da Vinci con il 96,1%, mentre la maglia nera va all’Istituto d’arte di Riccione, 69,1% con un calo di ben 13 punti.
Crescono, infine, il Liceo Serpieri 92,4%, l’Istituto tecnico di Santarcangelo 92,3%. Tiene il Belluzzi nonostante la leggera flessione, basse le percentuali per i due alberghieri di Rimini 72,4%, e di Riccione 81,8%, l’Istituto per il turismo Marco Polo 88,7% e l’Einaudi, 86,4%, per quanto in crescita dell’0,8%.