Li aveva insospettiti un corteo di auto che, partito da Ravenna, attraverso la e45, transitava per Perugia.
Una delle vetture era finita fuori strada e da uno scontrino dell’autostrada rinvenuto nell’abitacolo, che indicava il tratto Ravenna – Rimini sud erano iniziate le indagini.
Dopo un mese da quell’episodio la squadra mobile di Forlì, in collaborazione con i colleghi di Rimini e Napoli e la polizia stradale ha arrestato cinque
componenti della banda: Luca Barbato, 29 anni, originario di Napoli,
ma residente a Rimini; Gino Rossi, 29; Mirco Frenda, 26; Valerio
Palumbo, 22; e Raffaele Zoccolella, 25, tutti napoletani e pregiudicati, ad eccezione di Frenda.
Le accuse per loro vanno dall’associazione a delinquere finalizzata a furti aggravati e pluruaggravati a resistenza e violenza a pubblico ufficiale al danneggiamento aggravato.
La banda gestiva un vero e proprio traffico che aveva come inizio Rimini e come termine Napoli: qui una una volta contraffatte le targhe, le auto prendevano la via dell’estero.
Per i cinque si sono aperte le porte del carcere di Rimini. Ancora latitante un sesto uomo della banda.
Nell’inseguimento di sabato scorso, terminato al casello di Rimini sud e che ha portato agli arresti, un agente della polstrada è rimasto ferito e un auto della polizia è stata speronata da uno dei cinque uomini.
Otto le auto rubate recuperate dalla polizia.