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Ex Pastificio Ghigi: i sindacati chiedono l’intervento del sindaco

Sono 70 i lavoratori che rischiano di restare disoccupati dopo la decisione della proprietà, la Colussi Spa, di traferire la produzione di pasta all’uovo in stabilimenti di altre regioni. I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil e delle Rsu hanno spiegato oggi pomeriggio al sindaco che la chiusura dell’azienda non solo metterà in gravi difficoltà economiche i dipendenti e le loro famiglie, ma provocherà anche un impoverimento dell’economia del territorio.
Solo tre anni fa la proprietà aveva investito nel potenziamento dell’azienda e nel luglio scorso aveva sottoscritto un accordo che, a detta dei sindacati, ribadiva la necessità di mantenere e semmai sviluppare ulteriormente la produzione.
Per scongiurare la chiusura i rappresentanti sindacali hanno chiesto all’amministrazione comunale di intervenire e farsi portavoce del disagio davanti alla proprietà.
“Il territorio – hanno aggiunto – non può perdere un’azienda sana e tra le più importanti perché capace di mantenere livelli occupazionali permanenti”.
Ravaioli, in accordo con il Presidente della Provincia Nando Fabbri, ha garantito ai lavoratori il pieno appoggio dei due Enti, annunciando che verrà organizzato immediatamente un incontro con la Colussi e ribadendo che non ha alcun fondamento l’ipotesi di cambio di destinazione d’uso dell’area in cui si trova lo stabilimento. Della situazione il sindaco informerà anche la Prefettura.

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