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Ric. pubblichiamo. Fabbri: dobbiamo farci rispettare in Regione

In foto: Rimini deve innovare, rilanciare la competitività del proprio distretto turistico e farsi riconoscere nel sistema regionale: lo afferma il presidente della Provincia Ferdinando Fabbri, in un documento pubblicato sul sito dei DS. Il testo del documento:

 

 Rimini deve innovare, rilanciare la competitività del proprio distretto turistico e farsi riconoscere nel sistema regionale: lo afferma il presidente della Provincia Ferdinando Fabbri, in un documento pubblicato sul sito dei DS. 
Il testo del documento:
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mer 1 set 2004 09:21 ~ ultimo agg. 00:00
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“Cosa sta succedendo? Cosa si sta muovendo nell’aria, apparentemente bassa, delle economie locali? Dobbiamo alzare le antenne e il tiro rispetto alle tante riflessione in campo in questi giorni di fine estate,che spesso si limitano a guardare la punto del dito senza accorgersi dove sta la luna. La sfida che è aperta nel Paese e nella nostra regione è assai più impegnativa e complessa rispetto alle querelle turistiche, pur utili, di casa nostra. Prima di tutto si fa aspra la competizione fra territori locali.

Spero che si sia letto bene nei giorni scorsi l’inserto pubblicitario della Fiera di Milano pubblicato sulla stampa. E come ci viene presentato quel polo fieristico di oltre 500 mila mq. di superficie espositiva con le sue potenzialità di leader europeo non solo nelle fiere ma anche nel congressuale e nel turismo d’affari. E’ facile comprendere cosa ciò comporti per noi, area dei servizi alla persona, con gli investimenti fatti e che stiamo facendo per Fiera e palacongressi di Rimini e Riccione.
Così come rischiamo molto dopo l’allungamento della pista dell’aeroporto di Bologna se Bologna non entra in un ottica di aeroporti regionali in rete.
E ancora. Forse non molti guardano a quello che succede oltre l’orto di casa, ma nella stessa area romagnola si è aperta un fase, impegnativa, di ricollocamento strategico dei diversi territori sia rispetto al rapporto con la regione che con la nuova Europa a 25. Tant’è vero che la bozza di nuovo Piano Territoriale Regionale licenziato dall’assessore Rivola nel luglio del 2003 afferma che “Ravenna con Parma e Piacenza dovranno rilanciare il loro ruolo come gateway del territorio emiliano-romagnolo”. Caspita e Rimini?

Insomma siamo dentro una fase competitiva che non lascerà più, in poco tempo, le cose come prima. Se si perde l’autobus dell’innovazione e della qualità del sistema Rimini si rischia di essere per i prossimi decenni marginali. Altroché capitale dell’Adriatico o seconda porta della regione! Qui sta il problema, che è prima di tutto problema politico e che investe la classe dirigente riminese a partire da quella pubblica.
Nei prossimi mesi la partita entrerà nel vivo e i DS, per le grandi responsabilità di governo locale, che anche le ultime elezioni hanno confermato, sono chiamati in causa direttamente. Essa dovrà essere il vero tema del prossimo congresso.
Ci giochiamo l’avvenire della nostra comunità locale. Il resto viene dopo, seppur con la sua importanza.

Se lo scenario è questo dobbiamo muovere con convinzione verso alcuni obiettivi precisi. Fra questi c’è né uno che per noi è indifferibile. Lo cito: Rimini nel turismo viene prima della Regione. Il peso di grande distretto turistico, quale noi siamo, va riconosciuto fino in fondo, perché ciò è l’unico modo per dare spazio all’intera economia dei servizi legati all’ospitalità dell’Emilia Romagna.
Rimini è un punto di eccellenza che non ha paragoni certamente né in Ravenna, né in Piacenza che hanno altre vocazioni. L’unica simmetria sul fronte dei servizi e la realtà metropolitana di Bologna. Ma anche Bologna se non sviluppa alleanze territoriali coerenti con le sue caratteristiche economiche rischia grosso per il suo futuro.
Non sarà facile il confronto con i nostri amici che governano a Bologna. Ci sono state delle aperture, ma anche troppe lentezze. Dobbiamo continuare a lavorare per essere parte di un competitivo sistema regionale. E tuttavia rischiamo che questo non basti. Bisogna fare affidamento sulle nostre energie. Il Palacongressi di Rimini è il prossimo passo utile. Devono seguire il Metrò di Costa, la grande viabilità, un polo universitario più forte. Essere nei fatti primi e, dunque, ragionare come un grande sistema turistico locale, capitale del turismo. Dopodichè le alleanze saranno più facili”.