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Rimini

Politici divisi sulle celebrazioni per l'anniversario della Battaglia di Rimini

In foto: Una celebrazione importante, ma che sta diventando una questione delicata. Le iniziative ufficiali per il 60esimo anniversario della Battaglia di Rimini, in programma dal 17 al 19 settembre, in questi giorni stanno dividendo il mondo politico.
Una celebrazione importante, ma che sta diventando una questione delicata. Le iniziative ufficiali per il 60esimo anniversario della Battaglia di Rimini, in programma dal 17 al 19 settembre, in questi giorni stanno dividendo il mondo politico.
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sab 4 set 2004 12:39 ~ ultimo agg. 00:00
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A meno di due settimane dall’inizio delle celebrazioni amministrazioni ed istituzioni coinvolte nell’organizzazione fanno il punto sui preparativi. Tre giorni di rievocazioni che partiranno da Rimini per coinvolgere diversi comuni dell’entroterra, con incontri ed eventi di richiamo come parate militari, sfilate di mezzi di guerra d’epoca e l’esibizione delle frecce tricolori. Ma c’è chi non gradisce le modalità della commemorazione. Ascoltiamo Stefano Pivato, assessore alla Cultura comune Rimini.

L’assessore Pivato insieme ai colleghi Beltrami, Buldrini e Mantuano ha firmato un documento di critica alle iniziative, in particolare quelle legate all’aspetto militare. Sotto accusa, anche, il tema del convegno che associa la liberazione di Rimini all’attuale missione militare in Iraq.

Anche il presidente del consiglio comunale di Rimini, Cesare Mangianti, si è associato al coro di contestazione, accusando il sottosegretario Berselli, primo promotore dell’iniziativa, di volontà di revisionismo storico. Altra presa di posizione ufficiale quella della segreteria della Cgil di Rimini che parla di propaganda bellica e invita a boicottare le celebrazioni. Le associazioni dei pacifisti stanno organizzando per quei giorni delle contromanifestazioni.
Non è una celebrazione militare, ma il ricordo di un momento storico fondamentale per la risoluzione del conflitto precisa l’onorevole Berselli. Il sottosegretario invita a rileggere il passato alla luce dell’unità che si è creata col tempo tra paesi allora nemici.