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Cronaca Rimini

La volontaria Simona Pari rapita a Baghdad dai guerriglieri

In foto: La riminese Simona Pari e la romana Simona Torretta, entrambe 29enni, sono state sequestrate all'interno della sede di Baghdad dell'ong italiana "Un ponte per...". Un commando di guerriglieri é entrato nella sede dell'organizzazione non governativa per prelevare degli ostaggi stranieri. Insieme a loro, sono stati catturati anche tre iracheni che collaboravano con l'associazione.
La riminese Simona Pari e la romana Simona Torretta, entrambe 29enni, sono state sequestrate all'interno della sede di Baghdad dell'ong italiana
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mar 7 set 2004 17:23 ~ ultimo agg. 00:00
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L’associazione “Un ponte per” è attiva in Iraq dai tempi dell’embargo Usa. Ha diverse sedi in Italia, tra cui una a Bologna.
Il blitz è stato compiuto intorno alle 15 italiane da una ventina di uomini che si sono dichiarati un gruppo islamico. Non ci sarebbe stata collutazione.
Le due operatrici, da tempo in Iraq, non avevano nessuna scorta.
Simona Pari, volontaria, collabora anche all’emittente «Radio 24». Dopo
la laurea in filosofia a Bologna, ha lavorato per alcuni anni nel
capoluogo emiliano, dove vive, collaborando sia all’attività del
network «Xing» del centro culturale «Link»sia al Festival teatrale di
Santarcangelo di Romagna. Come giornalista free lance ha collaborato anche con il Corriere Romagna, l’Unità Mattina e l’Unità di Bologna. E’ stata anche portavoce del sottosegretario Manniti.
«È una persona giovane e molto intelligente»,
dice Silvia Fanti, sua collega per anni al «Link», uno fra i più noti
centri sociali di Bologna.
Il profilo umano di Simona è quello di una persona aperta, attenta, di certo non una sprovveduta o esaltata.
Nell’intervista rilasciata a Gabriella Simoni, inviata di Mediaset, aveva dichiarato di essere innamorata dell’Iraq, e di essere certa di agire con prudenza anche per tutelare i civili con i quali operavano.

Avremmo dovuto realizzare un’intervista con lei per la nostra rubrica radiotelevisiva “I colori della musica” (Radio Icaro, E’ Tv), avevamo già preso dei contatti con lei.
Ci aveva espresso il suo desiderio di non parlare della guerriglia, del terrorismo, ma piuttosto dell’impegno per la ricostruzione e del lavoro suo e dell’associazione con i bambini di Baghdad.