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Politica Provincia

Il Consiglio approva le linee programmatiche del presidente Fabbri. Astenuta IdV

In foto: Nella seduta di lunedì il Consiglio Provinciale di Rimini ha votato le linee programmatiche presentate dal presidente Fabbri. Tra gli altri temi, il rapimento di Simona Pari e il ricordo della Liberazione di Rimini. Il resoconto della seduta a cura dell'Ufficio Stampa della Provincia:
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Nella seduta di lunedì il Consiglio Provinciale di Rimini ha votato le linee programmatiche presentate dal presidente Fabbri. Tra gli altri temi, il rapimento di Simona Pari e il ricordo della Liberazione di Rimini. Il resoconto della seduta a cura dell'Ufficio Stampa della Provincia:<br><a href=http://www.provincia.rimini.it target=_blank>www.provincia.rimini.it</a>
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mer 22 set 2004 11:11 ~ ultimo agg. 00:00
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La seduta del Consiglio provinciale di Rimini di ieri sera si è aperta con un ricordo del presidente del Consiglio, Fabio Zavatta, della liberazione di Rimini, avvenuta sessant’anni fa.
Zavatta ha voluto rimarcare che “fu vera liberazione dell’oppressione e dal terrore” e che “la memoria deve contribuire ad “educare alla pace”.

A seguire, il presidente Ferdinando Fabbri ha replicato agli interventi che nelle scorse sedute avevano analizzato la sua relazione sulle linee programmatiche di mandato.
Fabbri ha apprezzato la coesione del centrosinistra e ha ricordato che la Provincia riveste un ruolo importantissimo di riferimento, “autorevole e credibile” per tutto il territorio riminese. Citando una recente indagine del Censis ha sottolineato il modello riminese che non è solo mare, ma congressuale, moda, commercio.
Ha definito indispensabile risolvere i problemi di viabilità della provincia e di rilancio delle infrastrutture come l’aeroporto, puntando sulla sostenibilità dello sviluppo.
Sul gioco al massacro nei confronti della dirigenza di Aeradria, Fabbri ha spiegato che “all’interno del cda ci sono le forze migliori e che completeranno il loro mandato” e che per rilanciare il Fellini occorre un profilo strategico di livello regionale.
Fabbri ha poi invitato Italia dei Valori a ripensare l’astensionismo sulle linee di mandato e ha sottolineato che la Margherita è indispensabile all’equilibrio di una Giunta “più completa”.

I gruppi hanno poi fatto le dichiarazioni di voto e le linee programmatiche sono state approvate da Ds, Margherita, Pdci, Rifondazione e Verdi. Astenuto Padalino dell’Italia dei valori e contrarie le forze politiche di minoranza.

I consiglieri di Rifondazione, Pizzagalli e Conti, hanno presentato un ordine del giorno a sostegno dell’Anpi, proponendo di devolvere un gettone di presenza all’associazione dei partigiani d’Italia. L’argomento sarà affrontato nella prossima seduta.

Approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dalla consigliera ds Leonina Grossi per la pace e in solidarietà delle due Simone, per “avviare ogni possibile contatto con il Governo, fino alla liberazione degli ostaggi e avviare un impegno fortissimo per consolidare una profonda autentica cultura della pace, dell’affermazione e della difesa dei diritti nelle nostre città e nel territorio provinciale”.

Pubblichiamo la dichiarazione di voto di Italia dei Valori:

Al Presidente della Provincia di Rimini Ferdinando Fabbri :

Apprezziamo le sue conclusioni così come avevamo apprezzato la sua relazione perché la riteniamo in linea con il programma che ci ha unito in occasione dei queste elezioni che insieme abbiamo vinto.

Non ci riteniamo però sull’Aventino e ci dispiace che lei faccia oggi questo riferimento nella sua relazione al Consiglio.
Il nostro voto di astensione,in questo momento,dipende dalla condizione ,per noi ingiustificata,di incertezza del ruolo che è assegnato all’Italia dei Valori all’interno di questa maggioranza della Provincia e dei Comuni nei quali si è votato.
Dal ruolo che ci è assegnato dipende la forza delle nostre proposte ed il sostegno che l’IdV può dare a questo Consiglio e quindi determinarne la completa ricchezza politica del centrosinistra in questo territorio.

Vogliamo in sintesi essere consapevoli di essere giocatori in campo dell’importante partita per il futuro del nostro territorio che, come Lei ha testè dichiarato, l’istituzione della Provincia intende giocare. Diciamo che non vogliamo essere un ruota di scorta buona solo per portare qualche voto in più,quindi attendiamo ancora con pazienza politica un chiarimento su questo ruolo e per ora confermiamo il nostro voto di astensione.