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Rimini

Beatificazione Marvelli: l'intervento del sindaco per la città

In foto: In occasione della giornata del 5 settembre a Loreto, con la Beatificazione di Alberto Marvelli, riceviamo un intervento rivolto alla città del sindaco di Rimini Alberto Ravaioli:
In occasione della giornata del 5 settembre a Loreto, con la Beatificazione di Alberto Marvelli, riceviamo un intervento rivolto alla città del sindaco di Rimini Alberto Ravaioli:
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ven 3 set 2004 09:26 ~ ultimo agg. 00:00
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Quale segno più bello, più efficace, più vero per testimoniare tangibilmente il senso di una comunità in cammino? Quale parola utilizzare se non una, anche banale come ‘storico’ per definire quanto accadrà domenica 5 settembre 2004? Migliaia di riminesi saranno quel giorno a Loreto per assistere alla beatificazione del ‘proprio’ Alberto Marvelli.
Pochi, pochissimi di questi festosi pellegrini possono dire di avere conosciuto di persona il ‘santo della porta accanto’ e dunque è legittimo chiedersi quale sia la molla che spinge una città intera a muoversi per chilometri e ore in sincrono in una domenica di inizio settembre. In Marvelli è riconosciuto il valore dell’esempio, della possibilità reale di testimoniare la fede e i valori forti soprattutto nella quotidianità.
E’ un propellente etico tanto straordinario quanto apparentemente ‘fuori moda’ ma proprio per questo capace di coinvolgere e richiamare la partecipazione sincera di una comunità con tutta evidenza terreno moralmente fertile e disposta a questo richiamo di speranza. Se spesso, anche nel dibattito politico, ci si domanda quale sia il grado di appartenenza collettiva alla crescita della città, una risposta inequivocabile in poi viene dalle centinaia di pullman e mezzi targati Rimini che tra qualche ora percorreranno la stessa strada in direzione Loreto.
Si tratta di un attimo che sancisce uno snodo da oggi in poi imprescindibile per qualsivoglia discussione: c’è da prendere atto che Rimini è una città capace di vivere allo stesso tempo gioiosamente e profondamente la propria fede; capace di esprimere e di riconoscersi in principi forti; capace di dare valore alla solidarietà e alla diversità; pienamente consapevole di essere erede di esempi e testimonianze eticamente ineccepibili.
Per questo l’importanza simbolica della giornata del 5 settembre 2004 trascende la cronaca (in ogni caso straordinaria), come è accaduto poche altre volte in passato. Forse la visita del Santo Padre di 22 anni fa è da collocare su questo stesso piano, per i significati e i messaggi scaturiti negli anni seguenti. Ma la Rimini che si muove incontro al suo Beato adesso ha la responsabilità di far fiorire questo formidabile seme, partendo da quel quotidiano che è il terreno di confronto e di testimonianza del laicato.
Si chiami rispetto dell’altro, impegno nel proprio lavoro o al servizio della collettività, attenzione ai più deboli, capacità di ascoltare e dialogare, questo seme da domenica 5 settembre non dovrà dare frutti magri. Abbiamo una responsabilità grande sulle nostre spalle ma il compito è entusiasmante. Quando domenica 5 settembre salirò e saliremo sul pullman per Loreto saremo grati a Alberto Marvelli, saremo orgogliosi di essere riminesi, guarderemo al futuro con molta fiducia in più.

Alberto Ravaioli