Indietro
giovedì 28 marzo 2024
menu
Icaro Sport

Basket. Una canotta per Muccioli. Questa mattina i Crabs a San Patrignano

In foto: Una canotta dei “granchi” con il numero 3, perché per il terzo anno il Basket Rimini Crabs ha incontrato la comunità di San Patrignano. E' il regalo che il general manager biancorosso, Renzo Vecchiato, ha consegnato al responsabile della comunità di recupero dalle tossicodipendenze di Coriano, Andrea Muccioli:
www.basketriminicrabs.it
Una canotta dei “granchi” con il numero 3, perché per il terzo anno il Basket Rimini Crabs ha incontrato la comunità di San Patrignano. E' il regalo che il general manager biancorosso, Renzo Vecchiato, ha consegnato al responsabile della comunità di recupero dalle tossicodipendenze di Coriano, Andrea Muccioli: <br><a href=http://www.basketriminicrabs.it target=_blank>www.basketriminicrabs.it</a>
di    
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mer 22 set 2004 19:45 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

l’occasione é stata la presentazione congiunta della squadra allenata da Becirovic e della rappresentativa locale, formata da ragazzi della comunità e del territorio riminese e iscritta al campionato di Promozione. Curiosa la posizione di Alberto Corbari, sul palco nella duplice veste di massaggiatore dei Crabs e play-guardia del San Patrignano.
“Un percorso – ha sottolineato Vecchiato – iniziato alla fine degli anni Ottanta, quando ero ancora giocatore, in occasione di un All Star Game Giba”. Che ora vede sia la comunità che l’ex pivot della nazionale cresciuti, ma ritrovarsi con lo stesso spirito: la conoscenza reciproca attraverso la pallacanestro.

“Sono molto orgoglioso di essere su questo palco a rappresentare il Basket Rimini – ha continuato il general manager dei Crabs – e sono convinto che lo staff tecnico e i giocatori biancorossi stanno provando adesso la stessa emozione che io ho provato qualche anno fa”.
Andrea Muccioli ha sottolineato l’importanza dello sport come veicolo di crescita: “Sono sicuro che i giocatori di Rimini e la società stessa sapranno veicolare il messaggio di un basket pulito, giocato secondo le regole, senza compromessi, senza la scelta di barare e di non rispettare se stessi, il proprio fisico ed i propri limiti per riuscire ad ottenere in maniera sporca e disonesta un risultato a tutti i costi.
Cercheremo di dare il nostro piccolo contributo in questa direzione perché è questo che ci interessa dimostrare nel mondo dello sport”. Il responsabile della comunità di San Patrignano ha poi allargato il discorso ai tifosi: “Sarei molto contento se cominciassi a vedere sugli spalti meno cartine e striscioni inneggianti alla droga, e più tifo vero” ha detto in merito.
Conclusione con l’immancabile foto di gruppo.