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'Mi spiego meglio': ancora Venturini (Confcom.) su regole e coerenza

In foto: Il presidente della Confcommercio provinciale di Rimini Tete Venturini riformula il suo appello su coerenza e turismo (pubblicato su newsrimini questa mattina) con un nuovo intervento che pubblichiamo:
www.ascomrimini.it
Il presidente della Confcommercio provinciale di Rimini Tete Venturini riformula il suo appello su coerenza e turismo (pubblicato su newsrimini questa mattina) con un nuovo intervento che pubblichiamo:<br><a href=http://www.ascomrimini.it target=_blank>www.ascomrimini.it</a>
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ven 27 ago 2004 16:23 ~ ultimo agg. 00:00
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A proposito di turismo.

Un po’ di coerenza, per favore!

Non mi interessa la polemica sui dati. E’ iniziata anche troppo presto. Già a giugno si facevano i conti. Qualcuno voleva dimostrare a priori che tutto va male. Qualcun’ altro ribatte che va tutto bene. E’ un gioco delle parti che non ci fa fare un passo avanti.
A me sembra che ci siamo incartati.
Troppe regole frenano ogni possibile sviluppo delle imprese. Regole che tra l’altro funzionano a corrente alternata. Valgono per questo ma non per quello. Molti le rispettano, altri fanno i furbi e non pagano dazio. E poi tutti ci spiegano che siamo una metropoli balneare e poi ogni Comune cerca di essere più scaltro dell’altro. Di qua del Marano una regola di là un’altra.
E’ un servizio al turista o un’altra tassello del caos che regna? Anche un ora di fila per passare la zona di Riccione beach. E il prossimo anno?
Ma il punto è un altro. Dobbiamo ragionare per capire che tipo di turismo vogliamo e di conseguenza che città vogliamo. Quindi in primo luogo avremmo bisogno di coerenza.
Mi chiedo che senso ha fare di tutto per fermare i pubblici esercizi che vogliono fare musica e poi lamentarci che non ci sono giovani. Perché dovrebbero venire da noi se non siamo in grado quello che più gli piace?
La stessa domanda invocando la coerenza ce la dovremmo fare rispetto all’ambiente. Si dice che dobbiamo avere più qualità ambientale. Ed infatti abbiamo anche i bagni ecosostenibili. Ma poi gli affianchiamo i bagnini che noleggiano le moto d’acqua con motore a petrolio altamente inquinante e che dissemina fumo a non finire. C’è un senso?
Lo chiedo sia alla Provincia che ai Comuni che rilasciano marchi e patenti di ecologia.
Ma la stessa cosa si può dire per quelli che vogliono il verde sul lungomare libero dalle auto. Bene ma questi (in particolare i signori dell’Aia di Rimini) poi chiedono premi urbanistici per i loro alberghi. Insomma più cemento per loro e più verde per tutti gli altri.

Sono certo che il rilancio del turismo non passa dalla promozioni e dalle campagne di comunicazione. Però i soldi pubblici andrebbero spesi meglio. Penso ancora una volta agli ormai per molti versi inutili finanziamenti della Legge 7.
Ormai è ora di riformarla e ripensarla. Il presidente Errani deve avere questo coraggio, se vuole dimostrare che sul turismo è ancora colui che ha la maggiore sensibilità e la maggiore capacità di leggere la realtà.
Se i club di prodotto funzionassero a dovere, come dai dati che essi stessi forniscono, non dovremmo parlare di cali così vistosi di presenze. O no?
Infine in un quadro in cui l’Apt svolge una funzione di raccordo regionale e i Comuni valorizzano le destinazioni cosa ci sta a fare quell’ente che risponde ala nome di Unione di Costa?
E’ un organismo assembleare e a democrazia fittizia. Mi sembra seriamente superato per non dire inutile.
Ultima cosa. Il turismo si fa attraverso la qualità, relazionata al prezzo, di un prodotto complessivo che si è in grado di offrire.

E’ questo prodotto complessivo, la città nel suo insieme che dobbiamo migliorare.
Soprattutto però occorre recuperare quel senso di una genuina ospitalità che nel tempo abbiamo perduto. Camerieri con la puzza sotto al naso gestori snob perché più ricchi dei loro clienti.
I nostri figli che non vogliono più lavorare né da baristi né da commesse, stanno decretando la fine del rapporto cordiale ed affettuoso con il turista. Qui da noi nessuno vuole sentirsi un numero. O recuperiamo questo aspetto del rapporto simpatico e cordiale con i nostri ospiti (e non clienti!) oppure siamo fritti….