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‘Legati a un granello di sabbia’, perché la Perla é la Perla

“Legati ad un granello di sabbia”, un volume che ripercorre 70 di storia turistica riccionese.
Per anni l’obiettivo è stato quello di trasformare il divertimentificio in una meta adatta anche alle famiglie: la parola d’ordine era ampliare l’offerta turistica.
Ora passeggiando la sera lungo viale Ceccarini, si vedono anche mamme e papà, con relativa prole al seguito. Missione compiuta? Sembra di no, perchè dalle pagine del magazine del “Corriere della Sera” è invece arrivata un’inattesa stroncatura: “C’era una volta Riccione” è il titolo di un servizio che dipinge il turismo della Perla Verde come vecchio, adatto ormai solo alle famiglie, un oasi di pace con poco appeal per i giovani. La polemica tiene banco ormai da qualche giorno. Dove sono finiti i Vip? E le discoteche? Davvero Riccione non fa più tendenza? Una risposta indirettamente arriva anche da chi ogni giorno per lavoro racconta la Perla Verde. I giornalisti Enea Abati e Carlo Andrea Barnabè hanno raccontato in un libro, intitolato “Legati ad un granello di sabbia”, la spiaggia, lo spettacolo e le cronache degli ultimi 70 anni della città che, al di là delle polemiche, rimane un importante termine di paragone per le altre località balneari.
Un modo per riscattarsi dalla polemica, guardando indietro alla storia gloriosa di Riccione, per tracciare quella che verrà.
Il libro, corredato dalle foto di Pico Zangheri e realizzato dalla Geat spa, sarà in distribuzione al Palazzo del Turismo fino al 14 agosto.

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