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La ricetta della Cgil per risolvere la crisi del turismo in Riviera

“E’ stato un bene che gli amministratori locali abbiano deciso di promuovere una “vertenza nazionale sul turismo” nei confronti del Governo perché intervenga con un’efficace politica turistica nazionale – si legge nella nota -. Il documento, che alterna proposte di marketing a elenchi di priorità riferiti in particolare alle infrastrutture, viabilità, ecc. ci sembra non ponga, ma soprattutto non risponda alla domanda relativa all’identità futura del nostro Sistema”.
“Nel documento si parla giustamente di riqualificazione – si legge qualche riga dopo -, ma aumentare la cubatura degli alberghi per consentire la riqualificazione non farebbe che aggiungere cemento, aggiungere rendita immobiliare ad altra rendita lasciando, ancora una volta, che le trasformazioni avvengano caoticamente.
Occorre, al contrario, una pianificazione territoriale. Dobbiamo sapere quanti e quali turisti vogliamo e possiamo sopportare, nel senso di un reale sviluppo sostenibile. La riminizzazione deve essere un capitolo di storia chiuso per sempre, altrimenti il nostro turismo morirà di cemento”.
“Occorrono scelte coraggiose e di lungo respiro – si legge ancora -. L’ambiente è la nostra risorsa primaria, la prima vertenza da aprire con il Governo nazionale e con le Amministrazioni periferiche è per il risanamento dei fiumi, per impianti depurativi più adeguati, per interventi che abbattano l’inquinamento atmosferico e migliorino la qualità del mare”.

“Non foraggiamo le finanziarie per indebitare i lavoratori che devono andare a prestito per concedersi una vacanza, come sembra trapelare dal documento degli amministratori locali. Vanno incentivate invece le politiche del credito a sostegno degli imprenditori, per favorire, ad esempio, l’acquisto delle strutture che tanto fanno la differenza sul piano della competitività”.

“Abbiamo detto che condividiamo la proposta dell’apertura di una vertenza nei confronti del Governo, auspichiamo che l’annunciata convenzione di ottobre di tutte le capitali del turismo nazionale si traduca in risoluzioni incisive e costruttive.
Chiediamo – conclude la nota -, anche in vista di quell’appuntamento, che si avvii nella nostra provincia un confronto tra tutte le parti istituzionali, economiche e sociali anche su quella parte del Sistema Rimini a vocazione turistica”.