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Leggera ripresa, ma con poche certezze. L’indagine congiunturale Assindustria

E’ il risultato dell’Indagine Congiunturale Rapida effettuata dall’Ufficio Economico di Assindustria Rimini, relativa alla situazione economica della provincia a giugno 2004 e all’andamento previsto per il periodo luglio – settembre 2004.
Pubblicchiamo la sintesi dell’indagine:

A giugno 2004 la situazione provinciale, in linea con i timidi segnali di ripresa segnalati anche a livello nazionale e internazionale (dati dettagliati sul quadro generale sono riportati nella versione integrale dell’indagine), mostra segnali positivi rispetto al marzo scorso, anche se ancora differenziati a seconda dei settori. E non va dimenticato, che sulle previsioni degli imprenditori influisce in maniera determinante l’avvicinarsi della pausa estiva.
Le previsioni per il prossimo trimestre mostrano prospettive di crescita, per tutte le aree. Invece, non è previsto in crescita con lo stesso slancio l’export che aveva registrato un notevole aumento il trimestre scorso. Migliorano le previsioni relative all’andamento dell’occupazione.

CONSISTENZA DEL PORTAFOGLIO ORDINI
La Consistenza del Portafoglio Ordini a giugno 2004 è considerata buona dal 33,8% degli imprenditori e sufficiente dal 53,1% (complessivamente l’86,9%). A marzo rispettivamente il 21,8% e il 56,3% (complessivamente il 78,1%). Calano le imprese che considerano il portafoglio ordini insufficiente (dal 12,7% al 12,5% attuale). Come si può notare aumentano coloro che considerano buona la situazione attuale e diminuiscono coloro che la considerano sufficiente.

PRODUZIONE
Le previsioni sull’andamento della Produzione per il periodo luglio-settembre, continuano a registrare una situazione positiva. Cala la percentuale degli imprenditori che prevede un aumento o un forte aumento (dal 31% di marzo al 28,1% attuale) ma cresce il numero di chi non prevede variazioni (dal 49,3% di tre mesi fa, al 53,1% attuale). Cresce la percentuale delle imprese che prevedono una diminuzione o una forte diminuzione (dal 14,1% di marzo al 15,6% attuale).

ORDINI TOTALI
Tendono alla stazionarietà le previsioni relative all’andamento degli Ordini Totali nel trimestre analizzato. In calo gli imprenditori che prevedono un aumento o un forte aumento (dal 35,9% di marzo scorso al 32,5% attuale). Il 49,4% non prevede variazioni (il 45,1% tre mesi fa). Il 18,1% delle imprese prevede una diminuzione o una forte diminuzione (tre mesi fa il 17,6%).

EXPORT
Meno fiduciosi gli imprenditori sull’andamento dell’Export.
Rispetto a marzo 2004, diminuisce la percentuale delle imprese che prevedono un Aumento-Forte Aumento (dal 40,4% di marzo al 33,8 % attuale) e crescono quelle che si attendono una Diminuzione-Forte Diminuzione (dall’11,5% di tre mesi fa al 15,5% attuale). In aumento anche le imprese che non si aspettano variazioni (dal 48,1% di tre mesi fa al 50,7%).

OCCUPAZIONE
In aumento risultano le previsioni sull’andamento dell’Occupazione. Aumentano considerevolmente le imprese che prevedono un aumento – forte aumento del livello occupazionale (dal 14,8% di marzo al 18,1% attuale) e diminuiscono coloro che si attendono una “diminuzione” e una “forte diminuzione“ (dal 9,9% di marzo all’8,8% attuale). Minima la variazione di coloro che non prevedono variazioni (dal 73,9% di tre mesi fa al 73,1% di oggi).

CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI E RIDUZIONE DI PERSONALE
Permangono positive le previsioni di utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni. Il 68,8% ne esclude l’utilizzo (a marzo il 64,1%) e solo l’1,9% ne prevede un utilizzo probabile e consistente (tre mesi fa lo 0,7%). Il 29,4% prevede un utilizzo della Cig ma in maniera limitata (a marzo scorso il 32,4%).
Anche le previsioni relative alla Riduzione di personale per il prossimo trimestre sono più contenute rispetto a marzo scorso. Considerevole la variazione percentuale delle imprese che escludono riduzioni di personale (dal 52,1% di marzo al 65% attuale) e irrilevante quella delle aziende che prevedono una riduzione consistente (0,6% oggi, nessuna tre mesi fa). Anche la percentuale degli imprenditori che prevede riduzioni limitate diminuisce dal 47,2% di marzo al 34,4% di oggi.

DIMENSIONE AZIENDALE
Considerando la dimensione aziendale, nelle imprese con oltre 100 addetti i dati mostrano una situazione positiva sia a giugno 2004 sia per quanto riguarda le previsioni luglio-settembre.
Nelle imprese tra 51 e 100 dipendenti la situazione a giugno è stabile, mentre emergono segnali di incertezza nelle previsioni per il trimestre luglio-settembre. Nelle imprese con meno di 50 addetti i dati riflettono quelli registrati a livello generale.

Tra i settori merceologici si conferma positivo l’andamento nell’Agroalimentare e nell’Edilizia, sia per quanto riguarda la situazione a giugno, sia per quanto riguarda le previsioni per il trimestre luglio-settembre. Positiva la situazione a giugno nell’Industria del legno, che mostra però segnali di incertezza per il trimestre. Ancora incerto l’andamento nel settore dell’Abbigliamento e nel Metalmeccanico.

INVESTIMENTI
Nei dodici mesi precedenti, i settori maggiormente interessati dagli investimenti sono stati, la Ricerca e Innovazione, l’Informatica di gestione, la realizzazione di Nuove linee di produzione e di nuovi immobili o ampliamento dell’esistente.
Nei prossimi dodici mesi, le imprese confermano l’intenzione di investire principalmente in Ricerca e Innovazione, nella realizzazione di nuovi immobili o nell’ampliamento di quelli esistenti, nell’Informatica di gestione e nella realizzazione di nuove linee di produzione.

OSTACOLI
Le imprese riconfermano che il maggiore ostacolo nella realizzazione degli investimenti risulta essere la difficoltà nel reperire risorse umane qualificate.
Altri ostacoli rilevanti risultano le difficoltà a reperire terreni e immobili, il livello insufficiente della domanda attesa e le difficoltà amministrative e burocratiche. Dall’indagine emerge che il 46,88% delle imprese incontra difficoltà elevata o molto elevata nel reperire personale ed il 6,88% non trova nessuna difficoltà. La difficoltà a reperire risorse umane si riconferma anche un grande ostacolo alla realizzazione di investimenti aziendali (23,75%).