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I Carabinieri all’opera contro il caporalato e l’immigrazione clandestina

Sono state individuate persone prelevate più volte da furgoni carichi di uomini in abiti da lavoro, e sono partiti i controlli su 37 i cittadini extracomunitari. Al termine delle formalitá di rito, per sei di loro, di cui 2 senegalesi, 1 russo, 1 ucraino, 1 rumeno ed 1 marocchino, risultati non in regola con permesso soggiorno, sono state avviate procedure rimpatrio.
I Carabinieri di Viserba hanno denunciato in stato di libertá un 37enne operaio di un’impresa edile di Santarcangelo, per intermediazione abusiva tra domanda ed offerta di lavoro. L’uomo, pur non essendo datore di lavoro, aveva offerto un’occupazione per conto della propria ditta ad un cittadino rumeno clandestino.
La norma, che rientra tra le previsioni del pacchetto della legge “Biagi” e commina per tale contravvenzione penale l’arresto fino a 6 mesi e fino a 7.500 euro di ammenda, è stata introdotta – spiegano i Carabinieri di Rimini – a tutela della dignità del lavoratore e promuovere la qualità e stabilità del lavoro stesso. Il Nucleo di Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri di Rimini sta monitorando attentamente il fenomeno.

Nella stessa operazione i Carabinieri di Miramare hanno arrestato per inosservanza del decreto espulsione Arob Bepari, del ‘73, Dulan Howlder, del ‘78, Forid Hossain, dell’’83, Kazi Sakib, dell’84, tutti del Bangladesh, Barlog Ion, rumeno del ’52 e Belbsir Hamid, marocchino del ’72, tutti celibi, nullafacenti e clandestini.