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Centrale Coriano, zanzara e stagionali: glorie e spine di Hera

Il valore aggiunto prodotto da hera è di oltre 411 milioni di euro, di questo, la quota maggiore il 49%, pari a circa 199 milioni di euro, viene assorbita dai dipendenti per lo più in termini di stipendi, formazione e sicurezza sul lavoro. Sono i dati che emergono dal piano di sostenibilità presentato questa mattina dal gruppo di gestione di servizi pubblici locali.
Tema caldo quello della centrale di Coriano, che ha acceso forti polemiche soprattutto tra gli ambientalisti. Il progetto, che prevedeva un potenziamento dell’attività della centrale per la produzione di energia tramite lo smaltimento dei rifiuti, ha incontrato ostacoli sia sul piano locale che regionale. Bloccate momentaneamente le pratiche, se ne riparlerà a Settembre. Ascoltiamo Roberto Barilli, direttore generale del gruppo Hera.

Hanno dato gli effetti sperati, le misure preventive prese tra marzo e aprile, nella lotta alla zanzara tigre che hanno coinvolto i comuni della provincia aderenti al progetto. A conferma del fatto che nonostante l’estate più mite che stiamo vivendo, rispetto a quella dell’anno scorso, la presenza della zanzara continua a turbare il sonno di molti come ad esempio Gabicce, comune non inserito nel progetto dove la presenza della zanzara continua ad essere un grosso problema.
A rendere invece calda l’estate di Hera è la contesa con i lavoratori stagionali, preoccupati per la decisione dell’azienda di appaltare fuori alcuni servizi. Una politica che, secondo i sindacati, farebbe perdere il posto di lavoro a 80 dipendenti ex Amia. Oggi il presidente del consiglio comunale di Rimini, Cesare Mangianti, ha incontrato una delegazione dei lavoratori e ha sollecitato un intervento dell’amministrazione a tutela dei loro diritti.