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Cronaca Rimini

Bimba contesa con la Norvegia: dalla Regione appoggio al padre

In foto: Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità una risoluzione presentata da quattro consiglieri di Forza Italia, con il riminese Marco Lombardi come primo firmatario, sulla vicenda della piccola Lara Berlini, contesa tra un padre italiano e una madre norvegese.
Il Consiglio regionale ha approvato 
all'unanimità una risoluzione presentata da quattro 
consiglieri di Forza Italia, con il riminese Marco Lombardi come primo firmatario, 
sulla vicenda della piccola Lara Berlini, contesa tra un padre 
italiano e una madre norvegese.
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mer 5 nov 2003 19:07 ~ ultimo agg. 00:00
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In base alla sentenza del Tribunale di Rimini, si ricorda nel
documento, la bambina é stata definitivamente affidata al
padre, ma le autorità norvegesi non paiono disposte a
riconoscere il provvedimento.
La risoluzione definisce quindi
necessario accompagnare l’azione diplomatica attivata dal
Governo italiano, tramite il Ministero degli esteri, con una
iniziativa regionale di pressione sia sulle autorità che
sull’opinione pubblica norvegese.
Il documento chiede al Consiglio regionale tutte le azioni
necessarie a sostenere le legittime ragioni del padre, Silvio
Berlini, considerando anche l’opportunità di una missione in
Norvegia, e invita la Giunta a inoltrare una nota ufficiale alle
autorità norvegesi. Bruno Sabbi (Idv), della maggioranza, ha
definito condivisibili le ragioni del padre: ”ritengo giusto un
intervento della Regione perché si sblocchi la situazione”.
La risoluzione era stata sottoscritta anche dal capogruppo di
Forza Italia, Luigi Villani, e dai consiglieri Gianni Varani e
Giorgio Dragotto.
Il comitato “Libertà per Lara”, in una nota, precisa che
una delegazione del Consiglio regionale si recherà tra dieci
giorni, assieme al padre, in Norvegia, anche per aprire ”un
dialogo costruttivo” con le autorità del Paese scandinavo.
”Sebbene il padre sia stato assolto da ogni accusa penale –
si legge nel comunicato – rischia l’arresto non appena toccato
il territorio norvegese, nonostante fosse stato ufficialmente
convocato dalle autorità norvegesi ad una procedura giudiziaria
civile inerente l’affidamento della bambina il 17 e 18 novembre
a Bergen. Appare evidente che rendendo impossibile al signor
Berlini l’accesso ai Tribunali norvegesi, le Autorità nordiche
vogliano impedire il legittimo riconoscimento della giustizia
italiana in Norvegia”.