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San Michele perde i ‘gazott’: uccelli off limits per l’influenza aviaria

Le province di Forlì-Cesena, di Rimini e, più in generale, tutta la Romagna, sono zone in cui vi è un’elevatissima concentrazione di aziende avicole: nella sola zona di attenzione, di 10 chilometri di raggio, esistono 160allevamenti, nei quali sono presenti più di tre milioni di volatili.
Tenuto conto dell’importanza della secolare Fiera di San Michele l’assessore alle Attività Economiche Andrea Maggioli aveva richiesto al Servizio Veterinario e Igiene degli Alimenti della Regione una deroga all’ordinanza. Deroga che la Regione non ha concesso dal momento che vi è la possibilità che, in occasione di mostre, fiere e mercati, possano giungere da altre aree della Romagna e da altre Regioni interessate all’influenza aviaria quali la Lombardia e il Veneto persone, automezzi e animali aumentando il rischio di diffusione della malattia.
Per l’antica Fiera degli uccelli é stato perciò preparato un programma alternativo. Si va, anticipa il Comune clementino, dal “Piccolo corteo medievale” con sbandieratori, musici e armigeri di Terra del Sole, all’appuntamento “Nella vecchia fattoria”, mostra di animali (dalla mucca romagnola, ai cavalli, alle pecore, ai cani) quale testimonianza del mondo agricolo.
“Anche i cani vanno a scuola” è invece una giornata di addestramento cinofilo a cura del Centro Agapornis. Il centro ippico “I Mulini” propone “Piccoli cavalieri”, prove guidate di equitazione su pony, mentre per la prima volta la Fiera ospiterà una dimostrazione di falconeria alla maniera antica: “Falcon show2.