Rimozione della bomba alla Nuova Fiera: martedì il D-day
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Il luogo di rinvenimento e il tipo d’ordigno, una bomba d’aereo americana del peso di circa 100 libbre, consentiranno di procedere all’operazione in maniera meno traumatica del 10 luglio scorso quando venne rimossa una bomba ritrovata nei pressi della stazione ferroviaria. Sono infatti 97 i residenti all’interno della zona di salvaguardia avente un raggio di 200 metri dal luogo del ritrovamento, che dovrà essere completamente sgombro durante l’operazione.
Grazie all’innalzamento di un terrapieno attorno all’ordigno, a cura della Protezione civile del Comune di Rimini, sono escluse dalla zona di salvaguardia, rimanendo quindi pienamente utilizzabili, sia la linea ferroviaria Bologna – Ancona sia la via Turchetta.
Le operazioni prevedono il dispolettamento sul posto da parte degli artificieri del 2° Reggimento Genio Pontieri, la rimozione della bomba, il suo trasporto e il successivo brillamento nella discarica di Ca’ Baldacci, sotto la supervisione dell’Unità di crisi, istituita e coordinata dalla Prefettura della provincia di Rimini tra i soggetti impegnati nell’operazione di rimozione, che seguirà dalla sala operativa della Prefettura tutte le fasi della bonifica.
I Servizi Sociali del Comune di Rimini predisporranno eventuali interventi di assistenza e trasporto di persone disabili, con la collaborazione dei volontari della Consulta Provinciale della Protezione Civile.
Presso la chiesa di San Martino in Riparotta, sarà attivo dalle ore 8 del 30 settembre, il Centro di Ausilio nel quale verrà data assistenza ai cittadini.