Indietro
menu
Rimini

Presentata la nuova stagione del Teatro Corso

In foto: Il teatro è ancora vuoto, le luci sono spente, ma si sente la vibrazione di qualcosa che sta per cominciare. Qualcuno grida sipario ed esplode l’emozione che fa salire l’adrenalina degli attori, fa prudere le mani per gli applausi o storcere il naso agli spettatori.
Il teatro è ancora vuoto, le luci sono spente, ma si sente la vibrazione di qualcosa che sta per cominciare. Qualcuno grida sipario ed esplode l’emozione che fa salire l’adrenalina degli attori, fa prudere le mani per gli applausi o storcere il naso agli spettatori.
di    
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
sab 27 set 2003 10:38 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Il teatro è energia, una scommessa che ogni sera si rinnova. Il Corso per il quarto anno consecutivo ripropone la sua stagione privata, che si affianca e arricchisce la stagione pubblica con la sfida di convincere i riminesi a sedersi in poltrona: da Molière a Full Monthy, passando per Giulietta a Romeo, Maria Stuarda, Pirandello e il flamenco.
Bruno Sacchini, direttore artistico e, dall’anno scorso, anche produttore di spettacoli, definisce la stagione una bizzarria imprenditoriale ancor prima che culturale: il costo medio annuo è di 350milioni di lire e biglietti e abbonamenti, nel 2002 sono stati 400, ripagano circa il 50%. Ascoltiamo Sacchini.