Nata per lo sport, finita in 'discesa libera': le tappe del crollo Giacomelli
il numero di Novembre dedica un intero articolo ai numeri della impresa: 104.45 milioni di euro di fatturato in un semestre, il primo dell’anno scorso, 145 punti di vendita in Europa, 2.700 dipendenti. “Nel 2003- si legge nell’articolo- sono previste altre 30 o 40 assunzioni”.
Soltanto ieri mattina, il tribunale fallimentare di Rimini ha fissato in cinque giorni il termine per decidere se accogliere o meno la richiesta di insolvenza e di conseguenza di amministrazione straordinaria del gruppo e delle sue controllate.
Dalle stelle alle stalle, e davvero in pochi mesi: a luglio infatti il professor Paolo Bastia aveva consegnato alla magistratura civile riminese un perizia per concedere l’amministrazione controllata, nella quale sottolineava la mala gestione della vecchia dirigenza del colosso di articoli sportivi.
I nuovi amministratori, che hanno scoperto un pesante ammanco di magazzino che ammonterebbe a 105 milioni di euro, hanno deciso di presentare al giudice Guido Federico la documentazione per la richiesta di amministrazione straordinaria.
Risulta indagato, infine, l’ex vicepresidente della società, Emanuele Giacomelli: su di lui pendono le accuse di calunnia e simulazione di reato per il presunto furto di assegni poi risultati rilasciati a fornitori della società.