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La stagione tiene meglio se destagionalizzata. Ma gli stranieri latitano

Tra Sars e guerra in Iraq gli esordi non sono stati dei più rassicuranti: eppure il turismo ha tenuto.

I numeri, a riprova, prima di tutto: il mese di agosto registra un più 2.8 % per cento rispetto allo scorso anno. Un dato che porta ad un incremento complessivo nel periodo gennaio agosto sul fronte degli arrivi dell’1.97% scorporato in turisti italiani: +4.5% e stranieri-6.9%.
Ed è proprio il calo delle presenze estere, per il sindaco Ravaioli, il primo nodo da affrontare. Il secondo è la mobilità: la gran parte dei turisti arriva infatti dal nord, e per arrivare in Riviera deve avere per forza a che fare con il nodo di Bologna.
Gli assi strategici che permetteranno di centrare la Rimini turistica del futuro sono poi il perfezionamento della qualità dell’offerta, il potenziamento degli aspetti strutturali e l’innovazione.
Da parte sua l’amministrazione ce la metterà tutta: intraprendendo una politica seria relativa al rapporto qualità- prezzo, ampliando per esempio l’iniziativa prezzo sicuro, stabilendo regole rigide relative rumori notturni ed intensificando il contrasto all’abusivismo commerciale in tutte le sue sfaccettature ed ogni altra forma di irregolarità, lavoro nero in primis.
Sul tavolo anche incentivi per strutture alberghiere, per ridurre gli affitti. Ascoltiamo Maurizio Melucci, assessore comunale al Turismo
Ma anche la politica degli enti va rivista, e deve essere il più possibile tipica e legata al territorio: il prosssimo anno così nella seconda metà di maggio una serie di ebenti celebreranno i 50 anni di Romagna Mia il grande successo di Secondo Casadei, mentre a luglio chef prestigiosi si incontreranno in occasione del Gambero Rosso Show.