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Il disabile: una risorsa, non un assistito. Chiude il Convegno di AG23

Due giorni di confronti con esperti del settore ma, soprattutto, con gli stessi disabili, per fare il punto sul lavoro fatto e su quello ancora da fare perché il disabile, come recita il titolo del convegno, sia davvero una risorsa per l’umanità. Il punto nodale è abbandonare la vecchia idea del disabile come persona semplicemente da assistere per vederlo come persona diversamente abile. Con un richiamo diretto al Governo, perché nella prossima Finanziaria investa sulla valorizzazione e l’integrazione del disabile, togliendo il disabile dalla mortificante ottica del mercato dell’assistenza. Un’ottica in cui il disabile, denuncia la Papa Giovanni, è visto solo come un utente di servizi o acquirente di articoli.
Abbiamo incontrato al Convegno Don Oreste Benzi responsabile della Papa Giovanni XXIII, e Mariangela Zama, promotrice del Convegno

Nella società di oggi, il rapporto tra disabile e tecnologia si fa sempre più stretto ma anche critico. A volte le istituzioni infatti non riescono a stare al passo con i progressi.
Rachele ha 17 anni, viene dall’America. Suo padre, esperto di tecnologia, ha trovato gli aiuti per realizzare una carrozzina con cui lei può muoversi e comunicare grazie a un software con una voce campionata guidato da sensori sul poggiatesta e sotto i piedi. In Italia è ancora una rarità. Il nostro paese è comunque tra i più avanzati come tecnologia a favore dei disabili, ma i prezzi degli ausili restano alti. Più che problemi tecnici, vanno risolti problemi di cultura.
Sentiamo Lorenzo De Filippis, esperto di ausili informatici.