Due giorni di confronti con esperti del settore ma, soprattutto, con gli stessi disabili, per fare il punto sul lavoro fatto e su quello ancora da fare perché il disabile, come recita il titolo del convegno, sia davvero una risorsa per l’umanità. Il punto nodale è abbandonare la vecchia idea del disabile come persona semplicemente da assistere per vederlo come persona diversamente abile. Con un richiamo diretto al Governo, perché nella prossima Finanziaria investa sulla valorizzazione e l’integrazione del disabile, togliendo il disabile dalla mortificante ottica del mercato dell’assistenza. Un’ottica in cui il disabile, denuncia la Papa Giovanni, è visto solo come un utente di servizi o acquirente di articoli.
Abbiamo incontrato al Convegno Don Oreste Benzi responsabile della Papa Giovanni XXIII, e Mariangela Zama, promotrice del Convegno
Nella società di oggi, il rapporto tra disabile e tecnologia si fa sempre più stretto ma anche critico. A volte le istituzioni infatti non riescono a stare al passo con i progressi.
Rachele ha 17 anni, viene dall’America. Suo padre, esperto di tecnologia, ha trovato gli aiuti per realizzare una carrozzina con cui lei può muoversi e comunicare grazie a un software con una voce campionata guidato da sensori sul poggiatesta e sotto i piedi. In Italia è ancora una rarità. Il nostro paese è comunque tra i più avanzati come tecnologia a favore dei disabili, ma i prezzi degli ausili restano alti. Più che problemi tecnici, vanno risolti problemi di cultura.
Sentiamo Lorenzo De Filippis, esperto di ausili informatici.