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Santarcangelo

Dopo dieci anni, trovato l'accordo per i crolli di via dei Nobili

In foto: Una questione che si risolve dopo oltre dieci anni: il Comune di Santarcangelo ha sistemato definitivamente le persone colpite dal crollo della Contrada dei Nobili. Nel dicembre del '92 il cedimento di una grotta tufacea nel centro di Santarcangelo causò il crollo di un'abitazione. Questa, a sua volta, danneggiò altre due case. Nessuno si ferì, ma la vicenda si é complicata con la necessità di risarcire gli interessati. Delle tre famiglie coinvolte, due accettarono nel ‘94 le proposte di sistemazione dall'Amministrazione. I due edifici furono demoliti e avviate opere di sgombero delle macerie e risanamento per una spesa di 450 milioni di lire a carico del Comune. Per il terzo fabbricato, di proprietà della signora Maria Teresa Carlini, invece, le cose andarono per le lunghe. I proprietari delle altre due aree accettarono un forfait di un milione al metro quadro per le aree cedute al Comune. La richiesta della Carlini era invece molto più alta. Dopo un lungo stallo, ai limiti dello scontro, la svolta, spiega il sindaco Mauro Vannoni, è arrivata quando a seguire la Carlini è arrivato l’avvocato Massini, con il quale si è trovato l’accordo risolutivo.
Una questione che si risolve dopo oltre dieci anni: il Comune di Santarcangelo ha sistemato definitivamente le persone colpite dal crollo della Contrada dei Nobili. 

Nel dicembre del '92 il cedimento di una grotta tufacea nel centro di Santarcangelo causò il crollo di un'abitazione. Questa, a sua volta, danneggiò altre due case. Nessuno si ferì, ma la vicenda si é complicata con la necessità di risarcire gli interessati.
Delle tre famiglie coinvolte, due accettarono nel ‘94 le proposte di sistemazione dall'Amministrazione. I due edifici furono demoliti e avviate opere di sgombero delle macerie e risanamento per una spesa di 450 milioni di lire a carico del Comune. Per il terzo fabbricato, di proprietà della signora Maria Teresa Carlini, invece, le cose andarono per le lunghe. I proprietari delle altre due aree accettarono un forfait di un milione al metro quadro per le aree cedute al Comune. La richiesta della Carlini era invece molto più alta. Dopo un lungo stallo, ai limiti dello scontro, la svolta, spiega il sindaco Mauro Vannoni, è arrivata quando a seguire la Carlini è arrivato l’avvocato Massini, con il quale si è trovato l’accordo risolutivo.
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gio 11 set 2003 13:00 ~ ultimo agg. 00:00
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Nel dicembre del ’92 il cedimento di una grotta tufacea nel centro di Santarcangelo causò il crollo di un’abitazione. Questa, a sua volta, danneggiò altre due case. Nessuno si ferì, ma la vicenda si é complicata con la necessità di risarcire gli interessati.
Delle tre famiglie coinvolte, due accettarono nel ‘94 le proposte di sistemazione dall’Amministrazione. I due edifici furono demoliti e avviate opere di sgombero delle macerie e risanamento per una spesa di 450 milioni di lire a carico del Comune. Per il terzo fabbricato, di proprietà della signora Maria Teresa Carlini, invece, le cose andarono per le lunghe. I proprietari delle altre due aree accettarono un forfait di un milione al metro quadro per le aree cedute al Comune. La richiesta della Carlini era invece molto più alta. Dopo un lungo stallo, ai limiti dello scontro, la svolta, spiega il sindaco Mauro Vannoni, è arrivata quando a seguire la Carlini è arrivato l’avvocato Massini, con il quale si è trovato l’accordo risolutivo.

Con l’accordo sottoscritto il primo agosto, il Comune ha acquisito l’area della Carlini, alla quale va un immobile di proprietà del Comune di pari valore.
Il primo cittadino clementino, soddisfatto per la conclusione della vicenda, si toglie anche qualche sassolino contro chi, a suo dire, ha strumentalizzato negli anni la vicenda.