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Con la 'nuova' immigrazione lavoro doppio per il Centro Servizi Caritas

In foto: Cambia il volto dell’immigrazione a Rimini e cambiano le esigenze degli extracomunitari. In provincia si stimano ad oggi circa 16 mila immigrati regolari.
Cambia il volto dell’immigrazione a Rimini e cambiano le esigenze degli extracomunitari. In provincia si stimano ad oggi circa 16 mila immigrati regolari.
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lun 15 set 2003 12:53 ~ ultimo agg. 00:00
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Questa mattina il Centro Servizi Immigrati del comune di Rimini gestito dalla Caritas diocesana ha presentato i dati del lavoro degli ultimi 2 anni e due guide per agevolare l’inserimento degli stranieri.

1.052 nel 2001, 1.719 nel 2002, 1.270 solo nei primi 6 mesi del 2003. E’ chiaro i dati da soli sono sterili, soprattutto quando si parla di una realtà dove ai numeri sono associati dei volti di persone, con storie e bisogni diversi, ma sicuramente i dati dell’attività del centro servizi immigrati del comune gestito dalla Caritas, offrono uno spaccato dell’immigrazione sul nostro territorio; un fenomeno in crescita, con esigenze in evoluzione.
Gli eventi di questi ultimi 2 anni, dall’11 settembre alla crisi irachena, all’esodo dall’Est Europa hanno contribuito a modificare il quadro dell’immigrazione e sicuramente la recente legge Bossi-Fini e la possibilità di emergere dalla clandestinità è stata la molla che ha fatto nascere in molti il bisogno di conoscere procedure e cavilli burocratici. Nel 2002 sono state 792 le richieste di informazione per regolarizzarsi. Alto anche il numero di consulenze legali (dalle 48 del 2001 alle 73 del 2002) e le richieste di lavoro (da 54 a 96). In diminuzione invece le richieste di ricongiungimento familiare e non perché è venuto meno il desiderio di riunirsi alla propria famiglia, ma per la maggiore difficoltà e lentezza delle procedure. E’ anche interessante notare che in media un terzo delle persone che si rivolgono allo sportello del centro servizi immigrati è italiano: con la legge Bossi-Fini i datori di lavoro sono l’unico sponsor di cui gli extracomunitari possono avvalersi per poter restare in Italia legalmente.
Numericamente gli albanesi, pur rimanendo tra i primi a richiedere assistenza, sono stati surclassati dai cittadini dell’Est Europa (146 nel 2001, 562 nel 2002, 396 nei primi sei mesi del 2003). Ucraini, moldavi, russi, ma soprattutto rumeni passano le frontiere legalmente con un permesso turistico, ma in Italia non possono lavorare e quindi sono costrette all’illegalità nel giro di pochi mesi. A Rimini a fronte delle quasi 5 mila regolarizzazioni della Bossi Fini, negli ultimi mesi sono arrivati oltre 2mila immigrati dell’Est, che già sperano in una nuova sanatoria.
Un’emergenza sociale preoccupante: gli adulti soli in cerca di lavoro sono stati sostituiti da intere famiglie, con bambini. La stesso Assessorato ai Servizi Sociali è preoccupato perchè non si hanno gli strumenti adeguati per rispondere a questi nuovi flussi.

Per venire incontro alle esigenze degli immigrati e per agevolare i processi d’integrazione il Centro Servizi Immigrati ha anche pubblicato un depliant in 9 lingue con le informazioni, dal lavoro all’assistenza sanitaria, dalla scuola ai servizi presenti sul territorio. Per gli operatori è invece disponibile una guida sulle regole dell’immigrazione e sulle risorse, consultabile anche sul sito del comune e della Caritas.
www.comune.rimini.it e www.caritas.rimini.it
Il commento di Luciano Marzi, responsabile del Centro.