Si riduce di quasi un terzo il venduto nei mercati ittici regionali


Il minore afflusso di prodotto è stato compensato solo in piccola parte dalla crescita dei prezzi, che sono mediamente aumentati del 3,3%, a fronte di un’inflazione media attestata al 2,4%. L’insieme di questi andamenti ha generato ricavi per poco più di 26 milioni e 472 mila euro, vale a dire il 27% in
meno rispetto al 2001.
Dal punto di vista economico è il peggiore risultato degli ultimi dieci anni. Se si analizzano i flussi delle quantità immesse nei mercati ittici per tipo di pescato, si può vedere che il calo complessivo del 29,4% è stato determinato da tutte le specie, anche se in misura piuttosto differenziata.
I pesci, che hanno caratterizzato circa il 77% del pescato introdotto e venduto, sono diminuiti del 27%. Se si analizza l’andamento delle varie specie risulta che i cali più consistenti hanno riguardato tutte le varietà di pesce azzurro (-32,6%), oltre a pagelli, latterini, mendole, ombrine, bobe, sugarelli, potassoli, saraghi, rombi, dentici, orate e triglie.
Sono
invece apparsi in crescita sogliole, spigole, ghiozzi, scorfani, merluzzi, anguille, cefali, rane pescatrici e tonni.