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Rimini

Abusivismo: per Vitali la prevenzione rimane la strategia da perseguire

In foto: Lunedì in Provincia nella commissione per il commercio e con i capigruppo del Consiglio si è discusso di abusivismo commerciale. Confcommercio e Confesercenti hanno proposto che venga studiata una legge sul modello di quella esistente in Lombardia, che prevede la distruzione della merce contraffatta 48 ore dopo il sequestro, in alternativa ai tre mesi che la legge italiana – la 273 del dicembre 2002 – prevede.
(nella foto l'assessore Vitali)
<img src=images/politici/vitali.jpg border=0 align=left width=100>Lunedì in Provincia nella commissione per il commercio e con i capigruppo del Consiglio si è discusso di abusivismo commerciale. Confcommercio e Confesercenti hanno proposto che venga studiata una legge sul modello di quella esistente in Lombardia, che prevede la distruzione della merce contraffatta 48 ore dopo il sequestro, in alternativa ai tre mesi che la legge italiana – la 273 del dicembre 2002 – prevede. <br>(nella foto l'assessore Vitali)
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mer 26 feb 2003 10:38 ~ ultimo agg. 00:00
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Inoltre, Confcommercio e Confesercenti propongono una campagna di dissuasione dall’acquisto di merci contraffatte, che alimenta una vera e propria rete di criminalità, ed è tornata a chiedere che vengano multati i clienti per incauto acquisto o ricettazione.
L’incontro si è tenuto in Provincia perché il problema è provinciale, fanno sapere da Confcommercio, ma anche perché le associazioni di categoria non si sono sentite supportate dal Comune a Rimini nelle proteste dell’estate scorsa.
L’incontro in Provincia è stato aggiornato a un nuovo appuntamento fra una decina di giorni su un progetto più concreto. Ieri in una nota l’incontro è stato valutato positivamente da Stefano Venturini, presidente di Confcommercio, che però conclude all’attacco, invitando “intanto” Comuni e Forze dell’ordine ad applicare puntualmente e correttamente le leggi.
A questo invito replica l’assessore alla Polizia Municipale del Comune di Rimini, Stefano Vitali. Per lui, in base alle leggi attuali, è impossibile fare di più: ma le forze politiche e delle categorie economiche possono operare insieme sulle leggi e sulla prevenzione, chiave del problema: “L’Italia, afferma infatti Vitali, è il terzo paese al mondo per produzioni contraffatte. L’abusivismo non si combatte facendo la guerra al “Vu cumprà”, l’anello debole della catena, ma a chi lucra e guadagna su questo mercato criminale”. Sentiamo l’Assessore Vitali.