La Centrale del latte rischia di chiudere? L'inchiesta de 'Il Ponte'

www.ilponte.com


“Il problema delle prospettive dello stabilimento di Rimini è legato essenzialmente al quadro normativo della produzione del latte fresco” ha detto al Ponte Luciano Sita, presidente del colosso societario attualmente suddiviso in “Granlatte” e “Granarolo”.
“L’eventuale allungamento della durata del latte fresco richiederà una valutazione complessiva delle allocazioni produttive del Gruppo alla ricerca di ottimizzare costi di produzione e logistica” ha aggiunto Sita.
“La Cooperativa Produttori della Centrale del Latte di Rimini, con la sua struttura e i suoi validi impianti, non può sparire!” ribatte il professor Gaspare Benzi, presidente della Cooperativa da 35 anni consecutivi. “Gli ultimi investimenti di ammodernamento per 4 miliardi di vecchie lire sono dell’altro ieri… e un’eventuale chiusura dello stabilimento significherebbe aver gettato i soldi al vento”.
La Centrale di Rimini raccoglie 190 mila quintali di latte all’anno, e ne lavora 550 al giorno. Intanto circolano anche voci di un possibile “coordinamento” fra la Centrale riminese e quella di Cesena-Forlì.