Laboratorio con il Teatro delle Albe all'arboreto di Mondaino
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La “messa in vita” è concetto chiave della poetica delle Albe, trama
invisibile che sostiene e alimenta la “messa in scena”. Marco Martinelli e Ermanna Montanari ne illustreranno fondamenti e visioni nel primo giorno di lavoro, saltando da Giordano Bruno a William Blake, dai Fratelli Marx a Padre Ubu, evidenziando come il “mito”, l’archittetura del racconto,
rappresenti l’antitesi, paradossale eppure necessaria, alla vitalità della scena.
Nei giorni sucessivi Luigi Dadina e Mandiaye N’Diaye, fuler romagnolo e griot senegalese, si concentreranno sulla pratica e il gioco del narrare. Fondata nel 1983 da Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Luigi Dadina e Marcella Nonni, la compagnia sviluppa il proprio percorso intrecciando alla ricerca del Onuovo la lezione della tradizione teatrale.
Il drammaturgo e regista Martinelli scrive i testi ispirandosi agli antichi e al tempo presente, pensando le storie per gli attori, i quali diventano così veri e propri co-autori. Nel 1988 la formazione diventa afro-romagnola, con l’acquisizione al suo interno di alcuni griots senegalesi, e pratica un
originale meticciato teatrale che coniuga drammaturgia e danza, musica e dialetti, invenzione e radici.
Nel 1991 il Teatro delle Albe ha fondato Ravenna Teatro, Teatro Stabile di Innovazione. Gli spettacoli, da “Ruh. Romagna più Africa uguale” (1988) a “All’inferno!” (1996), fino agli ultimi lavori ispirati a Jarry, Perhindérion e I Polacchi, valgono alle Albe premi e riconoscimenti, nazionali e internazionali, evidenziando una poetica
rigorosa, raffinata ed emozionante, capace di restituire alla scena la sua antica e potente funzione narrativa.
Fondamentali all’interno del gruppo, oltre alla direzione artistica tenuta da Martinelli, sono le accensioni visionarie e la vocalità inquietante di Ermanna Montanari (segnalazione al
Premio Narni Opera prima 1986, candidatura al Premio Ubu 1997 come miglior attrice e Premio Ubu 2000 come migliore attrice per lo spettacolo L’isola di Alcina), così come il lavoro sulle favole tradizionali di Luigi Dadina.
Nel 1999 ha preso avvio il Cantiere Orlando, progetto coprodotto con la Biennale di Venezia, Ravenna Festival e Santarcangelo dei Teatri, percorso triennale
sui poemi cavallereschi rinascimentali.
L’Arboreto è gestito dall’associazione culturale L’arboreto, in collaborazione con il Comune di
Mondaino, il Comune di Riccione, la Geat – gestione servizi per l’ambiente e il territorio Riccione, la Provincia di Rimini e la Regione Emilia Romagna
Per iscrizioni ed informazioni: L’arboreto, vicolo Gomma, 8, Rimini. Tel e fax. 0541.25777.- e-mail: arboreto@infotel.it.