Indietro
menu
Rimini

Il Grand Hotel passa di mano. Tra gli acquirenti Bernardi

In foto: Il più 'vecchio' ha 41 anni, gli altri due soci 38 e 39: sono i tre imprenditori che attraverso la loro società di gestione alberghiera "Advance Hotel" (spa con sede a Milano) si sono assicurati la maggioranza della proprietà del Grand Hotel di Rimini, il cinque stelle-lusso aperto nel 1908 e immortalato da Federico Fellini nel suo "Amarcord".
Il più 'vecchio' ha 41 anni, gli altri due soci 38 e 39: sono i tre imprenditori che attraverso 
la loro società di gestione alberghiera
di    
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 28 set 2002 18:43 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Il socio ‘anziano’ è il bergamasco Casto Iannotta,
presidente di Advance, che ha condotto l’operazione insieme al tedesco Ernst Rothenberger e al riminese Pierpaolo Bernardi, titolare di alcuni hotel e attuale presidente di Aeradria, la
società pubblica che gestisce l’aeroporto di Rimini.
“Entro ottobre presenteremo i nostri piani di sviluppo e di intervento per il Grand Hotel, ma sul costo dell’operazione al momento cifre non ne faccio – dice Iannotta -. Posso solo anticipare che l’investimento è a totale carico di Advance e
che nell’operazione non sono presenti risorse finanziarie di altri investitori o soggetti privati. Totalmente a carico di Advance è quindi l’intervento immobiliare e nostra sarà la
gestione dell’hotel”.
I tre nuovi proprietari contano molto sulle potenzialità di Rimini, considerando anche che il Grand Hotel è un monumento storico dell’ospitalità italiana e che
con una gestione moderna e innovativa può contribuire al rilancio dell’intera area.
“Per un imprenditore alberghiero di Rimini trovarsi
protagonista di questa operazione è il sogno della vita: è come entrare dentro un mito” racconta Bernardi. A quanto risulta, Advance ha trovato un accordo per acquisire entro qualche anno ,dall’anziano imprenditore italo-sammarinese
Andrea Angelo Facchi, il 57% cento della della spa “Il Grand Hotel di Rimini” che controlla completamente la srl “Amarcord”, proprietaria dell’albergo.
“Il prossimo 14 ottobre sarà pagata la rata del primo 20% del mio pacchetto azionario – spiega Facchi -. Poi, a scadenza
semestrale, sarà completato l’acquisto di tutta la mia quota di maggioranza. A questi giovani, io che ho 85 anni, faccio i miei auguri più sinceri.
Come ha dimostrato la gestione di questi anni, questo hotel offre buoni risultati in termini di fatturato. I giovani di Advance sono esperti del
settore e speriamo che questa scelta sia giusta anche per Rimini”.
Il valore di tutto il complesso? “Superiore ai 50 miliardi di vecchie lire – precisa Facchi -. All’immobile del Grand Hotel (circa 40 miliardi) si devono aggiungere infatti il
Centro Congressi e l’Albergo del Parco, nella ex palazzina Milano”.
Facchi era diventato l’azionista di maggioranza della Grand
Hotel di Rimini (l’altro 43% è in mano a circa mille
azionisti) a metà degli anni ’90, subentrando a Pietro Arpesella che ne era alla guida fin dal 1962, prima come proprietario, poi come affittuario.
Oltre agli alberghi di proprietà, l’Advance spa gestisce attualmente un hotel a Genova e uno a Milano, ma per i prossimi anni ha in programma di gestire nuove strutture alberghiere che si stanno costruendo a Forlì, Napoli e vicino a Milano-
Malpensa.