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Ragazzino muore folgorato in campo giostrai: colpa di un filo scoperto

Andrea La Scala, 13 anni, figlio e nipote di giostrai, è
morto per arresto cardiaco in seguito a folgorazione. Questo il
responso dei medici del Bufalini, dopo che il ragazzino era
stato portato a bordo di un’ambulanza all’ospedale cesenate.
Secondo una prima ricostruzione, Andrea stava scherzando con
gli altri bambini e aveva in mano una bottiglia di plastica quando si è avvicinato
a un rubinetto che usciva da sotto il camper, ma non é riuscito
nemmeno ad aprirlo, rimanendo folgorato. Un filo della corrente,
220 volt, allacciata di fianco, ha rilasciato elettricità
facendo contatto con il rubinetto. Il ragazzino era scalzo,
bagnato e oltretutto il terreno era umido: erano state tolte
anche le assi di legno che solitamente servono a isolare il
camper dal terreno perché la famiglia poche ore dopo avrebbe
dovuto lasciare il luna park per trasferirsi in un’altra
località. Andrea La Scala insieme alla madre, al nonno e ai
fratelli risiedeva a Soliera, vicino a Modena.
I carabinieri della compagnia di Cesenatico stanno indagando
ed é probabile che partano alcuni avvisi di garanzia. Forse
anche nei confronti dello stesso nonno del ragazzo proprietario
del camper. Inattivi in segno di lutto ieri sera e
stasera, tutti i luna park della zona.
Ora il cadavere del ragazzo é all’obitorio di Cesena,
dove domani è prevista l’autopsia. Per il
momento il camper di famiglia e l’area dell’incidente sono stati posti sotto sequestro.
Sul posto sono
intervenuti anche i tecnici dei vigili del fuoco e quelli
dell’ Ausl. Insieme ai carabinieri dovranno infatti
stabilire la dinamica della tragedia, e soprattutto accertare se
siano state disattese o meno le norme di sicurezza: chi aveva sistemato l’impianto elettrico e in
quali condizioni si trovasse.