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Rimini Sanità

Non sarebbe stata la trasfusione a trasmettere l'HIV

In foto: “Siamo convinti che le possibilità di ascrivere il contagio da Hiv alla trasfusione di sangue siano pressoché nulle” risponde il Direttore Generale dell’Auls Tiziano Carradori che in conferenza stampa replica anche alle accuse di disinteresse mosse dai legali della donna ora in fase terminale di Aids che ha chiesto un risarcimento di due milioni di euro all’Ausl di Rimini per un presunto contagio tramite trasfusione in un ricovero ospedaliero nell’88.
“Siamo convinti che le possibilità di ascrivere il contagio da Hiv alla trasfusione di sangue siano pressoché nulle” risponde il Direttore Generale dell’Auls <a href=audio/2002agosto/03.08.carradori.rm>Tiziano Carradori</a> che in conferenza stampa replica anche alle accuse di disinteresse mosse dai legali della donna ora in fase terminale di Aids che ha chiesto un risarcimento di due milioni di euro all’Ausl di Rimini per un presunto contagio tramite trasfusione in un ricovero ospedaliero nell’88.
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sab 3 ago 2002 14:27 ~ ultimo agg. 00:00
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Gli avvocati della donna hanno proceduto con la causa civile dopo che la commissione regionale non aveva potuto escludere la possibilità della trasmissione del virus attraverso la trasfusione poichè nella documentazione fornita dall’azienda mancavano dei dati relativi al donatore. Ora che l’azienda ha reperito questi dati (si tratterebbe infatti di un donatore della Provincia di Reggio Emilia che ogni anno si recava a Rimini in vacanza e che ogni anno a luglio effettuava una donazione di sangue) è pronta ad affrontare le prossime fasi della vicenda. Nel gennaio del 2003 è prevista la prima udienza della causa civile per la richiesta di risarcimento presentata dai legali della donna contro l’Ausl di Rimini per due milioni di euro. Sentiamo Tiziano Carradori