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Luci e ombre per le imprese riminesi: l'indagini congiunturale di Assindustria

In foto: Una situazione economica in fase di attesa: così Assindustria di Rimini definisce la situazione attuale nell’indagine congiunturale rapida aggiornata a giugno. Dall’indagine, effettuata con un questionario cui hanno risposto 164 aziende, emerge un andamento stazionario anche se in leggero calo rispetto all’inizio dell’anno:
<img src=images/logos/logoassindustria.jpg border=0 align=left width=90>Una situazione economica in fase di attesa: così Assindustria di Rimini definisce la situazione attuale nell’indagine congiunturale rapida aggiornata a giugno. Dall’indagine, effettuata con un questionario cui hanno risposto 164 aziende, emerge un andamento stazionario anche se in leggero calo rispetto all’inizio dell’anno:
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ven 2 ago 2002 09:23 ~ ultimo agg. 00:00
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I risultati dell’indagine Congiunturale Rapida effettuata dall’Ufficio Economico di Assindustria Rimini, relativa al periodo giugno – settembre 2002, mostrano una situazione economica in fase di attesa.

L’analisi dei dati mostra infatti una situazione a giugno 2002 stazionaria anche se in leggero calo rispetto a marzo scorso e all’inizio dell’anno.
Segnali di stabilità emergono dalle previsioni degli imprenditori per il prossimo trimestre luglio – settembre.
Nell’analisi dei dati è necessario tenere conto dell’avvicinarsi della pausa per le ferie estive che sicuramente ha influenzato le previsioni.

Anche a livello nazionale e internazionale emerge una situazione di incertezza che spinge a spostare avanti nel tempo l’inizio della reale ripresa.
L’analisi conferma come l’andamento congiunturale abbia terminato la sua fase calante.
Infatti, i dati si sono mantenuti costanti nel primo semestre dell’anno e la ripresa, ancora debole, vedrà i risultati più importanti alla fine del 2002 o all’inizio del 2003.
Ci sono segnali interessanti che provengono dai paesi forti e più importanti per la nostra economia come gli USA (a di là degli scandali finanziari), Germania e per certi aspetti anche Giappone che fanno intravedere una potenziale ripresa.
Inoltre, internamente, possiamo contare su un Euro forte, soprattutto sul Dollaro (che ci permette di tenere bassi i costi delle materie prime, anche se, d’altro canto, crea problemi in termini di esportazioni), una inflazione sotto controllo e un costo del denaro relativamente basso.
Sembra però che la ripresa venga rimandata di qualche mese rispetto alle previsioni di inizio anno, in particolare nella nostra provincia, nella quale gli effetti economici si concretizzano sempre con un certo sfasamento.

La situazione a giugno 2002 nella nostra provincia rimane, comunque, complessivamente stazionaria e in attesa di una ripresa convincente.

La Consistenza del Portafogli Ordini a giugno 2002 è considerata buona dal 39% degli imprenditori e sufficiente dal 45,7% (complessivamente il 84,7%). A marzo rispettivamente il 38,7% e il 50% (complessivamente il 88,7%).

Segnali di stabilità dalle previsioni sull’andamento della Produzione per il prossimo trimestre, anche in considerazione dell’avvicinarsi della pausa per le ferie estive. Il 56,4% non prevede variazioni (contro il 50% di tre mesi fa). Complessivamente il 29,3% prevede un aumento o un forte aumento (il 34% a marzo). Irrilevante l’aumento delle imprese che prevedono una diminuzione (dal 11,3% di dicembre al 12,2% attuale).

Anche le previsioni sull’andamento degli Ordini Totali per il prossimo trimestre, tendono a consolidare la situazione acquisita. Il 57,3% non prevede variazioni (il 48% tre mesi fa). 26,8% degli imprenditori prevedono un aumento o un forte aumento (contro il 35,3% di marzo scorso) il Il 14,6% delle imprese prevede una diminuzione (praticamente lo stesso dato dell’ultima rilevazione).

Interessanti le previsioni sull’Export, che risentono della ripresa di alcuni settori nei paesi più importanti e al consolidamento di relazioni con Paesi dell’Est (in particolare la Russia) e l’Estremo oriente (Cina).
In calo, rispetto a dicembre scorso, le imprese che prevedono una diminuzione o un forte diminuzione (complessivamente dal 16,9% al 8,7%).
Aumentano di 8,6 punti percentuali le imprese che non prevedono variazioni (dal 52,3% al 60,9%). Il 30,4% prevede un aumento o un forte aumento (+0,4% rispetto a tre mesi fa).

In leggera crescita e complessivamente positivo l’andamento dell’Occupazione nei prossimi tre mesi, con variazioni percentuali di uno o due punti (in positivo) rispetto al periodo precedente. Stabili anche le previsioni per quanto riguarda il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni e Riduzione di Personale nel prossimo trimestre, ma con variazioni di uno o due punti percentuali (questa volta in negativo) rispetto a tre mesi fa.

Analizzando i dati sulla base della dimensione aziendale, buona la situazione e le previsioni nelle imprese con un numero di dipendenti compreso tra 51 e 100, mentre in quelle con meno di 50 addetti e sopra i 100, i dati rispecchiano in linea di massima quelli rilevati a livello generale.

Tra i settori merceologici, si conferma positivo, come indicato anche a livello nazionale, l’andamento dell’Agroalimentare, sia per quanto riguarda la situazione a giugno, sia per quanto riguarda le previsioni per il prossimo trimestre. Positiva anche la situazione e le attese nel settore dell’Edilizia. In ripresa l’Abbigliamento e l’Industria del legno. Ancora incerta la situazione nel Metalmeccanico.

INVESTIMENTI

Gli investimenti degli imprenditori nei dodici mesi precedenti si sono concentrati principalmente nell’informatica di gestione, seguita dalla Ricerca e Innovazione e dalla realizzazione di Nuove linee di produzione (esattamente come tre mesi fa).

Nei prossimi dodici mesi le imprese investiranno principalmente, nella realizzazione di nuovi immobili o nell’ampliamento di quelli esistenti, in Ricerca e Innovazione, nella realizzazione di nuove linee di produzione e nell’Informatica di gestione.

Ostacoli
I maggiori ostacoli che le imprese incontrano nella realizzazione degli investimenti risulta essere la difficoltà nel reperire risorse umane, problemi di carattere burocratico e amministrativo e difficoltà a reperire terreni o immobili.

DIFFICOLTÀ A REPERIRE PERSONALE

l’indagine conferma, inoltre, che risulta sempre difficile per le imprese reperire personale specializzato. Oltre il 47% delle imprese incontra difficoltà elevata o molto elevata nel reperire personale. La difficoltà a reperire risorse umane si conferma anche il maggior ostacolo alla realizzazione di investimenti aziendali.

Ufficio Economico
Assindustria Rimini