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E' l'italo-argentino Diego Ciorciari il primo acquisto dei Crabs

In foto: E’ l’italo-argentino Diego Ciorciari il primo colpo di mercato dei Crabs Rimini. Il responsabile dell’area tecnica, Luciano Capicchioni, ha puntato sull’estro del giovane playmaker in forza l’anno scorso all’Avellino, in A1.
<img src=images/personaggi/sport/ciorciari.jpg border=0 align=left width=60>E’ l’italo-argentino Diego Ciorciari il primo colpo di mercato dei Crabs Rimini. Il responsabile dell’area tecnica, Luciano Capicchioni, ha puntato sull’estro del giovane playmaker in forza l’anno scorso all’Avellino, in A1.
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mar 6 ago 2002 13:16 ~ ultimo agg. 00:00
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Il gaucho dividerà così i compiti di regia con il riminese Mauro Morri, del quale aveva preso il posto la scorsa stagione proprio nella società campana. Ventidue anni lo scorso 2 aprile, Ciorciari è giocatore di gran tecnica, veloce e spettacolare, ottimo contropiedista, agile grazie al suo metro e ottanta (per 81 chili) di altezza, ma non privo di doti atletiche fuori dal comune, al punto da primeggiare nella gara delle schiacciate dell’All Star Game argentino.
Cresciuto nelle giovanili del Ferro Carril, il neo granchio ha debuttato nel ’99 nel massimo campionato argentino. Nella sua seconda stagione si è mantenuto sui 9,6 punti a partita. Il salto in Europa, già sotto il segno di Capicchioni, è avvenuto nel 2001 con i Vienna Lions (11 punti di media). Una permanenza breve, poi l’approdo in Italia, all’Avellino, dietro Sidney Johnsson, che gli lasciato però poco spazio per mettersi in mostra.
Ora Rimini. “Per me è una grande occasione – ha detto il giocatore a caldo -. I Crabs vogliono crescere bene e in fretta, ed è esattamente ciò che voglio anch’io”. Tra i successi conquistati finora da Diego Ciorciari non vanno dimenticate la medaglia d’argento ai Mondiali Under 22 e la vittoria nei South American Junior National Championships nel 2000, che ne ha fatto uno dei punti di forza della nazionale juniores argentina.
L’origine italo-argentina di Ciorciari permette inoltre ai Crabs di sfruttare appieno il parco extracomunitario consentito dal regolamento.