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La rassegna ‘Antico/Presente’ si dedica alla cucina dei Romani

Le opinioni correnti sulla cucina dell’antica Roma – dice Maioli – sono basate quasi esclusivamente su quello che si tramanda sui grandi bongustai dell’epoca imperiale o sulle orge dei film di costume; la realtà era in origine molto diversa: i Romani erano tendenzialmente vegetariani e la cucina dell’epoca repubblicana e della gente comune è basata su cibi semplici e naturali, legumi, ortaggi, formaggio, quando possibile pollame e cacciagione; è dall’inzio dell’epoca imperiale che il confronto con la cucina del mondo greco ed orientale e l’importazione di prodotti di lusso porta a creare quella cucina di cui sono un esempio da una parte le ricette del De Re Coquinaria di Apicio, dall’altra il banchetto di Trimalcione secondo il Satiricon di Petronio, una cucina tendente a stupire e ad ingannare il convitato con gusti strani ed ingannevoli, da far dire che il miglior cuoco è quello che non fa capire cosa si sta mangiando.

I Romani amavano i gusti forti, con grande impiego di spezie, che dovevano anche camuffare i sapori sgradevoli dovuti a conservazioni imperfette, amavano l’agrodolce, con il contrasto pepe-miele, facevano largo uso di aromatizzanti e salse salati, come il garum, una salsa a base di pesce salato e spezie (non di pesce andato a male, come si trova detto spesso) molto nutriente e soprattutto necessario a contrastare la mancanza di minerali e proteine di una alimentazione con poca carne; mangiavano molto pesce, quando possibile, ed animali come il ghiro, che adesso riteniamo immangiabili; ma la gente comune andava soprattutto a pane, stufati e polentine variamente conditi: la serata all’Anfiteatro di Rimini vuole presentarne qualche esempio.

Maria Grazia Maioli è archeologo direttore presso la Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia Romagna. Ormai molto nota al pubblico riminese anche per i lavori e gli studi connessi agli scavi in città nel corso degli ultimi 20 anni, già da qualche estate regala al pubblico alcuni quadri vivacissimi del costume e della vita quotidiana dei nostri antichi predecessori.

Scene, costumi e trucco dell’Associazione Evoluzione Creativa.

La regia è di Lucia Ferrati, con la collaborazione artistica di Pietro Conversano e Marcello Prayer (Associazione Movimento Ultimo).

Degustazione a sorpresa (pane e focacce) con la collaborazione del Servizio Scuole del Comune di Rimini.

L’iniziativa è organizzata dal Settore Cultura del Comune di Rimini con il contributo della Provincia di Rimini, della Regione Emilia-Romagna, di AMIA Rimini, Alfa Romeo e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna.

Ingresso: Euro 4.50

Prevendita: il giorno prima e il giorno stesso dello spettacolo dalle 10 alle 14 al Teatro degli Atti, via Cairoli 42 – tel. 0541.784736; la sera dello spettacolo dalle 20 all’Anfiteatro, via Roma.

In caso di maltempo gli spettacoli si terranno al Teatro degli Atti.

Per informazioni tel.0541.51351 oppure 0541.51105.

L’ingresso è di 4.50 euro, compresa la degustazione di pane e focaccia. Per informazioni 0541/51351.