Questo è il messaggio che emerge da un
sondaggio condotto da “Il Sole-24 Ore CentroNord”, in edicola lunedì, tra la federazione regionale e le associazioni provinciali degli industriali emiliano-romagnoli.
La situazione, fatti salvi gli scarsi effetti della rivalutazione dell’euro (su cui è concorde il 70% degli
intervistati) e della Tremonti-bis (80%), è per altro piuttosto disomogenea tra provincia e provincia. Livelli degli ordini più bassi e previsioni di investimenti stazionari si registrano a
Ferrara, Modena, Reggio Emilia e Rimini, mentre a Ravenna e Bologna gli industriali dichiarano che la ripresa è già in atto.
Anche se oggi gli investimenti fanno fatica a ripartire e gli imprenditori preferiscono stare alla finestra, per
l’industria emiliano-romagnola non mancano i numeri positivi, come la costante crescita dell’alimentare, dell’edilizia e l’aumento sia quantitativo che temporale del portafoglio ordini.