Le banche ora dovranno rifare i conteggi e ricalcolare gli interessi e le rate di mutuo accreditando alla Regione e ai cittadini le differenze pagate in più. In base al decreto ministeriale del 2000, la Regione aveva avanzato agli istituti di credito la richiesta di ricontrattare i mutui, e in attesa della sentenza, per evitare che le banche si rivalessero sui singoli beneficiari, ha deciso di pagare in questi due anni il tasso preteso dagli stessi Istituti.