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Mondaino

A Mondaino arrivano Arlecchino e Pulcinella, le 'matte' dei poveri

In foto: L'Arboreto di Mondaino ospita, dal 31 luglio al 4 agosto, ARLECCHINO E PULCINELLA, le 'matte' dei poveri, laboratorio sulla commedia dell'arte condotto da Claudia Contin e Ferruccio Merisi. Scuola Sperimentale dell'Attore. Il laboratorio è il terzo movimento del progetto triennale 2000-2002 Le lingue delle maschere. Per una nuova leggenda della Commedia dell'arte.
www.mondaino.com
L'Arboreto di Mondaino ospita, dal 31 luglio al 4 agosto, ARLECCHINO E PULCINELLA, le 'matte' dei poveri, laboratorio sulla commedia dell'arte
condotto da Claudia Contin e Ferruccio Merisi. Scuola Sperimentale dell'Attore. Il laboratorio è il terzo movimento del progetto triennale 2000-2002 Le lingue delle maschere. Per una nuova leggenda della Commedia dell'arte.<br><a href=http://www.mondaino.com target=_blank>www.mondaino.com </a>
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dom 28 lug 2002 09:15 ~ ultimo agg. 00:00
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“Come tutti i grandi personaggi della scena ­spiega Ferruccio Merisi-, anche
quelli della Commedia dell’Arte sono per una buona metà Ofatti’ dal pubblico, dal popolo. A partire dalle ritualità delle origini carnevalesche, continuando con la sintonia riservata alle scelte estetiche e drammaturgiche degli attori, per finire con il completamento delle immagini e degli
archetipi ad opera della memoria, della fantasia, dei bisogni. Questo tipo di rifrazione, nel caso di Arlecchino e Pulcinella, sembra definire una
sorta di antieroe, che con una capriola e un salamelecco ribalta in continuazione il proprio destino di sfortunato, rendendolo leggibile come
impossibile-da-sopraffare, da domare, da piegare. Come impossibile da rendere veramente infelice. Da un punto di vista gestuale, queste due icone
magiche, queste due Ocarte pigliatutto’ si fondano su principi diametralmente opposti e tuttavia puntano entrambe alla leggerezza del
fantasma, dello spirito, del folletto. Entrambe propongono all’attore la sfida più alta, la pazienza e il brivido dell’impossibile portati forse al
limite estremo. Poiché non si tratta solo della materializzazione degli dei, come invoca il teatro serio, bensì di quella degli anti-dei, che, come tutti
i poveri, lavorano come minimo il doppio.”
La Scuola Sperimentale dell’Attore nasce a Pordenone nel 1990 dall’incontro
tra il regista e ricercatore Ferruccio Merisi e l’attrice Claudia Contin. Con loro oggi lavora un gruppo di artisti che si riconosce nella necessità
di indagare e di mantenere vitali e incisivi nella contemporaneità il comportamento dell’attore e quello dello spettatore. La Commedia dell’Arte
rappresenta uno dei principali filoni dei programmi pedagogici della Scuola, che, a partire anche dallo studio delle Tradizioni di tutto il Mondo, lavora
alla definizione, al confronto e alla verifica drammaturgica di nuovi linguaggi scenici. Grande impegno profuso nella direzione di una
Oriconciliazione’ tra teatro dell’immagine, teatro del corpo e teatro della parola.
Per informazioni ed iscrizioni, ci si può rivolgere alla segreteria organizzativa in vicolo gomma, 8 – 47900 rimini tel. e fax 0541.25777.