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Domani è la 36esima giornata mondiale per le Comunicazioni Sociali

invita i cristiani a superare i pregiudizi e le chiusure che ci possono essere rispetto alle nuove forme di comunicazione e ad accettare la scommessa di rileggere la missione della Chiesa attraverso anche i nuovi linguaggi. “Questa sfida – scrive Giovanni Paolo II – è l’essenza del significato che, all’inizio del Millennio, rivestono la sequela di Cristo e il suo mandato prendi il largo”. Internet è paragonato ad un Forum romano, l’antico spazio dell’urbis affollato e caotico che rifletteva la cultura dominante, ma creava anche una cultura propria. “Ma in quel Forum – sottolinea don Giovanni Tonelli, delegato per l’Ufficio delle Comunicazioni Sociali dell’Emilia-Romagna e direttore del settimanale “Il Ponte” – non ci sono solo i vertici della Chiesa, giustamente sensibili a dare voce e contenuti ai nuovi strumenti, ma c’è l’intera comunità cristiana, i suoi pastori e i piccoli gruppi delle parrocchie, che devono accogliere le nuove opportunità di comunicazione offerte”.