Confermato un autunno a targhe alterne per l'Emilia-Romagna
L’incontro, che si è tenuto a Bologna tra la Regione e gli amministratori delle Province, dei Comuni capoluogo e di quelli al di sopra dei 50mila abitanti, è stato “volutamente interlocutorio – ha poi spiegato ai giornalisti l’assessore all’Ambiente dell’Emilia-Romagna, Guido Tampieri – ma è servito
a trarre le indicazioni conclusive su un accordo di programma che ora sarà definito per essere poi adottato entro un mese “su base volontaria”.
Il lavoro tecnico di istruttoria per restringere il campo degli interventi possibili è stato fatto e
tutti coloro che hanno partecipato all’incontro – ha riferito Tampieri – hanno espresso la volontà di arrivare all’accordo”. In passato tutti gli enti locali hanno preso iniziative per combattere l’inquinamento e quindi “portarle ora a sistema non
è facile” ha spiegato l’assessore.
Una volta deciso il pacchetto, ci saranno incontri con le
forze economiche e sociali, altri incontri più ravvicinati sul territorio, visto che sono poi i comuni a dover applicare materialmente i provvedimenti, poi la conferenza di servizi per sottoscrivere l’accordo.
“La novità sta nella contestualizzazione delle azioni per limitare il traffico, con interventi sui nodi della mobilità urbana” ha detto Tampieri, che non è comunque voluto entrare nei dettagli.
Seguirà la quantificazione degli interventi straordinari:
per questi ci saranno 130 miliardi di lire della Regione e dovrebbero esserci i 200 che verranno chiesti al Ministero dell’Ambiente (la Lombardia ne ha chiesti e ottenuti 400). Poi ci sarà la stipula degli accordi Regione-enti locali per gli interventi strutturali.
L’accordo non riguarderà solo lo “zoccolo” di provvedimenti comuni da adottare, più gli altri che si aggiungeranno nei casi di aggravamento della situazione, ma anche una campagna di informazione “per elevare la percezione critica dei cittadini perché la tutela della salute delle persone deve essere al primo posto – ha ricordato l’assessore – e prevederà i modi per alleviare il disagio evitando eccessi restrittivi al traffico”.
Tampieri ha fatto pochi esempi (il dettaglio ci sarà tra 15-20 giorni) ma ha accennato ad altre misure molto prevedibili come il divieto di accesso alle aree urbane per i mezzi altamente inquinanti come quelli con certi tipi di diesel, le
vetture non catalizzate, i motorini a due tempi.
Tra gli interventi strutturali (“indispensabili per non creare vuoti nell’organizzazione sociale”) anche l’ipotesi di centri di smistamento delle merci con mezzi non inquinanti che, a pieno carico, le trasportino poi a destinazione.
Niente in vista invece per il diverso inquinamento estivo,
“anche se il problema generale vorrebbe un’accelerazione”: “Dobbiamo dosare i passi in relazione alle capacità attuali e alla necessità che hanno i comuni, le istituzioni più direttamente coinvolte, a governare il rapporto con i cittadini” ha detto Tampieri.