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Ambiente Regione

'Bandiere Blu' a Rimini e Cattolica. No a Riccione e Bellaria

In foto: Sono otto i comuni dell’Emilia-Romagna che possono fregiarsi delle “Bandiere Blu”, il riconoscimento dato dalla Fondazione per l’educazione ambientale. Si tratta di: Ravenna, Cervia, Cesenatico, Gatteo, San Mauro Pascoli, Rimini, Misano Adriatico e Cattolica.
Sono otto i comuni dell’Emilia-Romagna che possono fregiarsi delle “Bandiere Blu”, il riconoscimento dato dalla Fondazione per l’educazione ambientale. Si tratta di: Ravenna, Cervia, Cesenatico, Gatteo, San Mauro Pascoli, Rimini, Misano Adriatico e Cattolica.
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mar 21 mag 2002 17:00 ~ ultimo agg. 00:00
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Escluse quindi Riccione e Bellaria-Igea Marina. 86 i riconoscimenti assegnati complessivamente a località italiane.
Il vicesindaco di Rimini, Maurizio Melucci, esprime, attraverso una nota, la sua soddisfazione per il riconoscimento conseguito. “E’ con soddisfazione che accogliamo la notizia dell’assegnazione alla città di Rimini della prestigiosa Bandiera Blu Fee. Si tratta di un riconoscimento importante soprattutto perché certifica, e non è la prima volta, le prerogative ambientali raggiunte.
I criteri adottati per l’attribuzione del riconoscimento sono infatti molto severi e attestano non solo la balneazione ma anche le caratteristiche di qualità urbana della località balneare. Si tratta di obiettivi strategici inseriti nei programmi di questa Amministrazione Comunale che non considera l’assegnazione della Bandiera Blu un punto di arrivo ma lo stimolo a operare affinché siano mantenuti e, dove possibile, migliorati i livelli di qualità ambientale.
Cito a semplice titolo di esempio l’avvio dei lavori per la realizzazione delle vasche di prima pioggia, opere che saranno in funzione dall’estate 2003 e che daranno una risposta efficace a un problema endemico per la città di Rimini. E rientra in questo discorso la volontà dell’Amministrazione Comunale di procedere nel prossimo futuro a una diminuzione del carico di traffico nella parte turistica della città, non attraverso interventi estemporanei ma di tipo strutturale a cominciare dal Trc.
In questo modo potremo mutare l’assetto complessivo della mobilità, con benefici riflessi sulla qualità ambientale, della zona a mare”.