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Aumentano i contratti di affitto, meno in 'nero'. In molti con le cooperative

In foto: In Emilia-Romagna aumentano i contratti di affitto, ma l' incremento è dovuto a quelli di tipo libero (63% del totale), perchè i contratti di tipo concordato, (31%), sono tendenzialmente stabili.
In Emilia-Romagna aumentano i 
contratti di affitto, ma l' incremento è dovuto a quelli di 
tipo libero (63% del totale), perchè i contratti di tipo 
concordato, (31%), sono tendenzialmente stabili.
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gio 16 mag 2002 16:43 ~ ultimo agg. 00:00
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Secondo il Rapporto dell’Osservatorio sugli scenari
abitativi della Regioni, il dato sugli
affitti concertati, riferito al periodo ottobre 2001-marzo
2002, per quanto minoritario è stato
definito comunque ”importante” dall’assessore regionale alle Politiche
Abitative, Pier Antonio Rivola, che commmenta i dati (intervista a cura dell’Ufficio Stampa della regione).

Rivola ha poi annunciato per giugno uno stanziamento aggiuntivo di altri 4 milioni di euro: salgono così a oltre 35 milioni gli stanziamenti disponibili per il 2002.
L’assessore ha poi sottolineato
come la scelta della casa dipenda sempre dalle condizioni
economiche degli utenti che, soprattutto nelle fasce più
deboli, spesso trovano una tutela nelle cooperative di
abitazione.
Il 32% degli associati è infatti composto da
giovani coppie (11%) anziani (11%), studenti (4%),
extracomunitari (6%), con una percentuale complessiva del 32%.
Sulla capacità di spesa nel bene casa (mutui compresi) il 43%
dei soci rientra nella fascia più bassa (meno di 200 milioni di
lire).
Nel corso di un anno, la disponibilità economica dei
soci si è dimezzata mentre sono aumentati indebitamento
e durata dei mutui.
Secondo l’Osservatorio, questo può
dipendere “sia da una reale riduzione della capacità di spesa
dei cittadini che da una mancanza di fiducia seguita all’11
settembre e al cattivo andamento della Borsa.

Tra i dati relativi ai canoni concordati per un appartamento
di medie dimensioni, a Ferrara si va da un minimo di 900.000
lire a un massimo di 1 milione 250.000, a Bologna da 650.000
lire a 1 milione 209.000 lire, a Modena da 900.000 lire a 1
milione 100.000 lire, a Piacenza da 404.000 lire a 642.000 lire.
I valori più bassi sono quelli di Forlì-Cesena
(390.000-624.000 lire).
Da riscontri solo qualitativi, risulta che i contratti in
nero siano in calo, mentre risultano in aumento quelli
“parzialmente in nero”, ovvero registrati per una quota
inferiore rispetto a quella poi pagata realmente dall’ inquilino.
Per quanto riguarda gli sfratti, nel primo semestre 2001 c’è stato
un aumento delle esecuzioni del 10% rispetto rispetto allo
stesso periodo 2000 e del 28% rispetto al primo semestre ’99.
Oltre ai dati dell’ Osservatorio, sono stati presentati anche
i risultati di una ricerca sul grado di soddisfazione degli
utenti del Fondo sociale per l’ affitto, realizzata su un
campione di 600 persone da Quasco per conto della Regione.
L’unico indicatore su cui l’ indagine ha registrato una
maggioranza di risposte negative ha riguardato il canone di
affitto, risultato negativo per il 60%, mentre il 17% ha dato la
sufficienza e il 30% un voto superiore. Per il resto, gli utenti
sono complessivamente soddisfatti dell’alloggio per tutte le
voce proposte: sicurezza condominiale, uso e igiene degli spazi
comuni, relazioni con i coinquilini, stato di conservazione
delle abitazioni.
Nel 2001 le domande per ottenere un contributo
al pagamento dell’ affitto sono state 31.487, con un aumento del
50% sull’ anno precedente.
Rivola ha annunciato che dal prossimo anno, con l’apertura
di tavoli provinciali, i risultati dell’Osservatorio saranno
più dettagliati e metteranno gli amministratori locali in grado
di rispondere in modo migliore ai bisogni del territorio.