A Roma, il 25 e il 26, 9.000 giovani focolarini: pullmann anche da Rimini
Medio Oriente, Stati Uniti, Pakistan, Burundi, Congo, Angola, Bosnia, Serbia e Croazia, India, Hong Kong, Argentina, Colombia,
I ragazzi hanno dai 12 ai 17 anni, ei messaggio che lanceranno sarà che, nonostante tutto, un futuro di pace è possibile.
Di fronte al terrorismo, alla guerra e alla paura del futuro, i Ragazzi per l’Unità del Movimento dei Focolari, vogliono dare risposte di speranza con proposte concrete e fatti di vita, diffondendo tra i loro coetanei la cultura della comunione tra i popoli, della pace e della fraternità. Parteciperanno anche delegazioni di ragazzi ebrei di Roma, Brasile, Israele; musulmani del Medio Oriente, Usa e Pakistan; buddisti di Giappone e Tailandia; indù, sikhs e zoroastriani dell’India; appartenenti alle religioni tradizionali africane.
Sabato 25 , al Palaghiaccio di Marino, ci sarà il
‘Musical dei ragazzi per l’Unità’, a partire dalle 15; sarà anche diffuso via satellite e su Internet.
I 9.000 ragazzi saranno tutti attori: musiche, coreografie, giochi scenografici e canzoni, testimonianze.
Un programma condotto interamente dai ragazzi che daranno voce alle loro speranze, attraverso le storie di adolescenti che hanno sperimentato la forza dell’amore nell’impegno a costruire un mondo unito a scuola, in famiglia, con gli amici ed anche in situazioni di guerra, solitudine e povertà. Sarà presente la delegazione dei Ragazzi per l’unità che interverrà dal 5 al 10 maggio a New York, alla Sessione Speciale dell’ONU per l’Infanzia, a cui proporranno un messaggio per la pace in 10 punti, sottoscritto da 320.000 firme, oltre 500 di personalità del mondo politico e culturale di vari paesi.
Ospiti speciali: ragazzi indù dello Shanti Ashram (India), Street Children cristiani della Tanzania, studenti buddisti della Duang Prateep Foundation per l’educazione dei ragazzi degli slum di Bangkok (Tailandia), musulmani della Spagna e del Medio Oriente, ragazzi buddisti della Rissho Kosei-Kai (Giappone); adolescenti ortodossi di Chernobyl (Ucraina), una generazione che porta il segno del disastro nucleare.
Sarà anche promosso il progetto di solidarietà: “Schoolmates”:
– attraverso un numero verde -: i ragazzi dei Paesi più ricchi si impegnano ad assicurare borse di studio per i loro coetanei delle nazioni più povere, mettendo così in contatto ragazzi di culture diverse con l’obiettivo di conoscersi e imparare ad amare il Paese e la cultura altrui come la propria.
Seguirà il dialogo con Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari, Premio Unesco ’96 per l’Educazione alla Pace.
Domenica 26, ci sarà la marcia per la pace, dal Colosseo fino a piazza San Pietro, con diretta su Rai 3.
Sono stati invitati: il sindaco di Roma Veltroni, il presidente della Regione Lazio Storace, il rabbino capo della comunità ebraica di Roma, Di Segni, il rev. Miyamoto del movimento buddista Myochikai (Giappone), la dott. Vinu Aram, indù, una delle presidenti della Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace (WCRP) leader del movimento Ghandiano indiano Shanti Ashram; l’Imam spagnolo Allal Bachar; il Card. Arinze, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso.
La manifestazione terminerà con un impegno comune per la pace: i ragazzi lo esprimeranno sul palco, imprimendo un’orma dorata su un enorme pannello. Un gesto che si ripeterà coinvolgendo l’intera piazza, e che sarà seguito dal messaggio di Giovanni Paolo II ai ragazzi.
Dal Colosseo, simbolo della difesa dei diritti umani, avrà inizio la Marcia dei Ragazzi per la Pace diretta verso S. Pietro. Vi aderiranno anche molti studenti delle scuole medie e superiori da tutta l’Italia.