newsrimini.it

Si ride amaro alla Regina con Giobbe Covatta in ‘Double Act’

Un attore comico straordinariamente popolare, un’attrice brillante, un testo di un autore-attore australiano che qualcuno ha paragonato a Neil Simon. Non è certo cabaret quello che propone Giobbe Covatta, “comico di parabole” e di molti libri venduti, appena sbarcato dalla barca di Siusi e Patrizio Velisti per caso…
Double Act, pièce teatrale di Barry Crey­ton, è una commedia diver­tente e calibrata. Quello rea­liz­za­to dal Teatro Parioli di Roma è il pri­mo allestimento italiano di que­st’opera che ha appena compiuto die­­ci anni di successi in Au­stra­lia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Ca­­nada, Inghilterra e Germania.
La storia di Circo a due è quella di una coppia di­vorziata, composta da Gior­gio e Alessia, che si ritrova in un ri­­storante a cinque anni dal­la separazione. Da questo casuale in­contro riprende la loro relazione, che ben presto evi­den­zierà gli stessi pro­blemi e le stes­se cause di litigio che avevano portato al divorzio. Se la cop­pia è il classico e­sempio del “non pos­so vivere né con te né senza di te”, la no­vità dell’opera è nel modo ori­gi­nale di mettere in luce le acrobazie emo­zionali nella con­dotta dei due pro­tagonisti, in un’azione scenica che sem­bra quasi svol­gersi in una virtuale “gab­bia dei leo­ni” del circo.
All’inizio della commedia il pubblico è già predisposto alla risata quando Gior­­gio, attraverso una serie di in­ci­den­­ti (fortuiti?), finisce con le mani sot­­to la giacca di Alessia nel bel mez­zo di un affollato ristorante. E questo for­­te tono comico caratterizza tutta la com­­media, che vede un continuo cre­scen­do di gags e situazioni comiche, ca­­ricate da esplicite allusioni sessuali, con ritmo veloce e colpi di scena.
Chi dice che in amore le “minestre ri­scal­date”, le storie finite che ri­co­min­cia­no, non hanno più sapore? Double Act dimostra che, anche se i sa­pori sono cambiati e tendono a la­scia­re in bocca un fondo d’amaro, la car­ta va giocata. Sarà in ogni caso un’esperienza di­ver­­sa. Fra esitazioni, tram­bu­sti, bisticci da vec­chi coniugi e bat­ti­cuori da se­di­cen­ni, grotteschi ce­di­men­ti fra le len­zuo­la e ultimi fuochi pi­rotecnici.
Ma il tema principale della commedia è la triste constatazione che “l’Amore ci dilanierà e ci terrà separati”, e an­che se lo spettacolo è molto di­ver­ten­te, il pubblico è del tutto consapevole del­la tragedia della situazione, e ben com­­prende i tentativi (anche grot­te­schi) e i problemi spesso effimeri dei due personaggi.
Un lavoro efficace, che ha trovato attenzione ed entusiasmo in Giobbe Covatta ed Emanuela Grimalda, lui star anche tv, lei, triestina, diplomata alla scuola di teatro diretta da Alessandra Garante Garrone, esordiente nel 1988 a Bologna, finalista del concorso nazionale di comicità ‘La zanzara d’oro’.

Per informazioni e prevendite: Teatro della Regina, tel. 0541/833528 (17.30-19.30).