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Cronaca Riccione

Droga, rifornivano rapinatori napoletani: otto arresti

In foto: Associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti: era l’agosto 2001 quando i carabinieri di Riccione hanno avviato l’ indagine culminata con l’ emissione da parte del Gip del tribunale di Rimini di 10 ordinanze di custodia cautelare:
Associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti: era l’agosto 2001 quando i carabinieri di Riccione hanno avviato l’ indagine culminata con l’ emissione da parte del Gip del tribunale di Rimini di 10 ordinanze di custodia cautelare:
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gio 4 apr 2002 18:44 ~ ultimo agg. 00:00
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otto quelle eseguite, di cui tre agli arresti domiciliari, mentre due albanesi sono ancora latitanti e altre cinque persone sono state denunciate a piede libero. Gli inquirenti giunsero a loro per puro caso: erano sulle tracce di pericolosi rapinatori napoletani, quando finirono per intercettare gli albanesi che da Riccione li rifornivano di droga.
A capo dell’ organizzazione Elvis Agushi, 27 anni, di Tirana, domiciliato a Gabicce Mare. All’ uomo il provvedimento è stato notificato in carcere a Rimini, dov’ è detenuto dallo scorso 30 ottobre quando venne bloccato con un chilo e 600 grammi di cocaina pura al 90%, per un valore al dettaglio di oltre 300mila euro.
I provvedimenti hanno raggiunto in carcere anche Arben Myftari, 37 anni, residente a Riccione, Spiro Nicka, di 28, domiciliato a Milano, Lik Burreli, 47, residente a Cattolica. L’ ultimo a varcare le porte del carcere dei ‘Casetti’ è stato Gazmend Jaupi, 25 anni, anch’ esso riccionese d’ adozione: era lui il contatto con i rapinatori napoletani.
Agli arresti domiciliari anche i ‘pusher’ della banda: si tratta del riminese Christian Ferri, 24 anni, del pesarese Antonio Paolo Benzi, 42 anni, e dell’ albanese Artan Rryta. L’ indagine ha previsto decine di servizi di appostamento che hanno permesso di
riprendere le varie fasi dell’attività di spaccio; le intercettazioni eseguite hanno costretto gli investigatori riccionesi ad ‘assumere’ due interpreti albanesi a tempo pieno.