Indietro
menu
Cronaca Rimini

Permessi alla banda della Uno Bianca: interviene un agente

In foto: Continuano a far discutere i possibili permessi ai membri della banda della Uno bianca: "Morire per lo Stato? Una volta avrei detto si', valeva la pena. Oggi, pero', dico no. Non ne vale la pena e non ne valeva allora."
Continuano a far discutere i possibili permessi ai membri della banda della Uno bianca:
di    
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
gio 14 mar 2002 19:25 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

ne è convinto Vito Tocci, appuntato dei carabinieri di 39
anni in congedo, ferito dalla banda della Uno Bianca nel ’91,
dopo aver appreso che uno dei componenti del gruppo, Pietro
Gugliotta (condannato a 20 anni di reclusione) ha chiesto al
magistrato di sorveglianza un permesso per andare a vedere la
figlia e che altri appartenenti al gruppo, che si rese
protagonista tra gli anni ’80 e ’90 di 24 omicidi e oltre cento
feriti, si appresterebbero a fare altrettanto.
Tocci, oggi, si
dice “inerme, come tutte le altre vittime”. E aggiunge: “Nel
caso me li trovassi in giro non so che reazione potrei avere.
Non è odio o rancore, ma ci sono stati 24 morti, 101 feriti e
103 atti criminosi”.
Undici anni fa, il 30 aprile, Tocci era in pattugliamento con
i suoi colleghi alla periferia di Rimini in uno degli attentati della banda.