Oggi la seduta aperta sul nuovo piano della Protezione Civile



tra i rischi preventivati: esondazioni (che interessano Rimini solo per possibili danni ai beni), frane (in provincia ci sono 80 frane attive, alcune delle quali insistono su centri abitati come Torriana, Verucchio e Montefiore), incendi boschivi, inquinamento da industrie e trasporti (solo un’azienda in Valmarecchia lavora gas pericolosi) e terremoti. Il piano di emergenza, che sarà coordinato dalla Prefettura, prevede il censimento delle risorse presenti sul territorio, l’individuazione di centri operativi intercomunali e di aree di ammassamento dove situare i mezzi di soccorso (in provincia sono 6) per venire in soccorso alla popolazione e per tutelare il patrimonio.
Ci presenta l’iter Maurizio Taormina, vice pretidente della Provincia di Rimini.
Da oggi, inoltre, la Protezione Civile provinciale, che conta attualemente 135 volontari, si arricchisce di due nuove iniziative per l’intervento in mare, in collaborazione con la Croce Rossa di Riccione, e per la protezione dei beni culturali e architettonici, grazie all’adesione degli esperti dell’Associazione riminese per la Ricerca Storica ed Archeologica. Sentiamo ancora Taormina.