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Regione

Le proposte della Fistel per le elezioni delle Rsu nelle sedi Telecom

In foto: Il 20 e 21 marzo si terranno le elezioni delle Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) in tutte le sedi provinciali Telecom dell'Emilia-Romagna. I circa 4.500 addetti in regione, distribuiti nei due settori produttivi rete e mercato, sono chiamati ad eleggere 51 delegati.
Il 20 e 21 marzo si terranno le elezioni delle Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) in tutte le sedi provinciali Telecom dell'Emilia-Romagna. I circa 4.500 addetti in regione, distribuiti nei due settori produttivi rete e mercato, sono chiamati ad eleggere 51 delegati.
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ven 8 mar 2002 19:56 ~ ultimo agg. 00:00
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“Il sindacato di categoria della Cisl, la Fistel (Federazione sindacati telecomunicazioni), partecipa alle elezioni con proprie liste, presentate in quasi tutti i collegi della regione – si legge in una nota -. I candidati Cisl sono 42, di cui 11 donne e sono rappresentativi di tutti i territori e fasce professionali.
Nel programma della Fistel, al primo posto è il ruolo contrattuale del sindacato e la partecipazione dei lavoratori. Ruolo, che come ha spiegato Alessandro Bertocchi, segretario generale regionale Fistel Cisl, “in un’azienda più volte toccata da profonde trasformazioni ed ancora alla ricerca di un preciso posizionamento in campo nazionale ed internazionale, la Fistel intende esercitare: a favore del consolidamento dell’assetto Telecom integrato con internet, media,
informatica nonchè dei ‘customer-care’ nel ‘core-business’ dell’azienda e contro lo scorporo della rete”.
Circa i ‘domestic wireline’, la Cisl chiede “più attenzione al territorio, anche in rapporto all’assistenza tecnica ed al recupero di parti di lavorazioni oggi in appalto insieme al miglioramento del servizio per la clientela ‘business’ e residenziale, attraverso la valorizzazione professionale e motivazionale dei lavoratori”.
Poi, l’attenzione della Fistel Cisl ai bisogni dei lavoratori Telecom punta a “ridefinire modelli organizzativi che valorizzino quadri e impiegati; arricchire le professionalità tecniche e di ‘customer’ con riconoscimento di nuovi inquadramenti professionali; incentivare la formazione professionale continua; adeguare gli orari alle reali esigenze di servizio ed estendere il part time”.
Infine, in campo economico “trasferire il salario gestito unilateralmente dall’azienda nel PDR aziendale; consolidare le prestazioni Assilt, Cralt e Prestiti; estendere a tutte le aziende con contratto Tlc l’adesione al Fondo Telemaco”. Senza dimenticare l’attenzione alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e le politiche occupazionali per realizzare “nuova occupazione, mantenere volontarietà nell’eventuale utilizzo di ammortizzatori sociali, portare a soluzione la vertenza degli 883 lavoratori che hanno aderito alla 223″”.