Domani il convegno di Federconfidi con il ministro Giovanardi

(nella foto il ministro Carlo Giovanardi)


il Convegno, che sarà concluso dal Ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi, dibatterà, con il concorso di docenti della “Bocconi” di esponenti della Banca d’Italia e dell’Associazione Bancaria Italiana, una serie di tematiche – quali rischio di credito, rating d’impresa, consulenza e servizi finanziari – di grande attualità e rilevanza, ancor più nella prospettiva della revisione dell’Accordo di Basilea.
Il ruolo di garanti dei confidi potrà risultare determinante per assicurare convenienza al finanziamento delle piccole imprese: occorrerà, tuttavia, che essi posseggano precisi requisiti, oggi mancanti, per il raggiungimento dei quali risulterà decisiva l’approvazione di quella legge quadro che i confidi chiedono e attendono da anni.
Nella loro storia, gli 84 confidi della Federconfidi hanno consentito la concessione, con la loro garanzia, di uno stock di prestiti a breve termine per oltre 20 miliardi di euro e per oltre 11 miliardi di euro a medio termine; di questi, 2,3 miliardi di euro a breve e 1,5 a medio rappresentavano gli impegni in essere a fine 2001; il “tasso confidi” medio sul c/c era, nello stesso periodo, pari al 5,4 per cento contro il 7,25 del prime rate ABI.
”Con la nascita del Confidi Romagna – afferma Elio Bagnari, primo presidente del nuovo Confidi – si è finalmente perfezionata la fusione tra i confidi industriali Coffidi, Corfidi, Fidapi, operanti sulle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. La nuova struttura sorta dall’unione delle forze in campo ha tutte le carte in regola per diventare il vero punto di riferimento delle PMI in materia di accesso al credito e consulenza finanziaria.
La fusione è stata un’operazione complessa e articolata, avendo messo d’accordo sette associazioni (le Associazioni Industriali e le Api di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna), due sigle associative come Api e Confindustria e ben tre province.
Il risultato di questa aggregazione è dato dalla costituzione di un’unica struttura che però ha mantenuto un solido radicamento sul territorio, considerando che la sede legale e amministrativa si trova sì a Forlì, ma restano dislocati sul territorio gli sportelli commerciali, presenti a Cesena, Ravenna e Rimini.
Il 2001 si è chiuso con un’operatività complessiva di 90 miliardi (di cui 27 attivati tramite Fidindustria) e che, con la recente fusione, ci sono tutti i presupposti per arrivare in un triennio a superare il traguardo dei cento miliardi.”
IL POGRAMMA DEL CONVEGNO
Rimini 8 marzo 2002
Centro Congressi del Grand Hotel Parco Federico Fellini
Ore 9,30 € Indirizzi di saluto
Dalla memoria al progetto
Giovanni Lasagna – Presidente Federconfidi
Uniti per contare di più
Elio Bagnari – Presidente Confidi Romagna
Ore 10,30
Confronto con i nuovi scenari creditizi Indicazioni di un dibattito interno su:
Rischio di credito e rating d’impresa
Stefano Caselli – Università Bocconi
Consulenza e servizi alle imprese
Stefano Gatti – Università Bocconi
Competenze e struttura organizzativa dei confidi
Stefano Monferrà – Università di Parma
Ore 11,30
Scelte di sviluppo possibile
ne discutono:
Ettore Caselli – V. Direttore Generale Banca Popolare Emilia Romagna
Giovanni Castaldi – Direttore Principale Banca d’Italia
Giovanni Ferri – Università di Bari
Gianfranco Imperatori – Presidente Fitch Italia
Gennaro Pieralisi – Consiglio Direttivo Confindustria
Domenico Santececca – Direttore Centrale ABI
coordina: Giancarlo Forestieri – Ordinario Intermediari Finanziari Università Bocconi
Ore 13,30 € Colazione
Ore 15,00
Verso un modello europeo
Carlo Giovanardi – Ministro per i Rapporti col Parlamento