Saldi: i consigli di Confcommercio agli esercenti

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“E’ invece obbligatoria – si legge in una nota – l’indicazione in euro di: prezzo iniziale, percentuale di sconto e prezzo finale scontato. Quindi, in generale l’obbligo dell’esposizione dei prezzi si ritiene assolto con la sola pezzatura in euro, ma la strada dell’indicazione dei 4 prezzi, nel periodo dei saldi, è fortemente consigliata.
Queste le altre regole da applicare e i consigli di Confcommercio:
– La possibilità di cambiare il capo nel periodo di saldi, non è oggetto di obbligo, ma è lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia affetto da gravi vizi occulti. In questo caso scatta l’obbligo del cambio o la restituzione del prezzo pagato, nel caso la sostituzione risulti impossibile.
– Anche la prova dei capi di abbigliamento è rimessa alla discrezionalità del negoziante, cercando, per quanto possibile, di mantenere le abitudini del negozio.
– Pagamenti elettronici: le carte di credito e i bancomat devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.
– Prodotto in vendita: i capi che vengono proposti in saldo non necessariamente devono appartenere alla stagione in corso.
– L’effettuazione della vendita di fine stagione è soggetta a comunicazione al Comune con l’indicazione della data di inizio della sua durata mediante comunicazione da inviarsi almeno cinque giorni prima dell’inizio.
Per qualsiasi dubbio, problema o chiarimento sull’euro, Confcommercio mette a disposizione il numero verde Pronto Euro 800 904 111, completamente gratuito e attivo tutti i giorni non festivi dalle 9 alle 20.