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Rimini

Riminesi sempre più antituristi secondo Trademark Italia

In foto: Rimini si scopre sempre più antiturista. A distanza di sette anni la TradeMark Italia ha proposto il “Secondo Rapporto sull’Antiturismo a Rimini” che fotografa una costante crescita dei riminesi indifferenti ai turisti e che agli ospiti della città imputano alcuni disagi urbani, primo fra tutti il traffico.
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<img src=images/spiaggia.jpg border=0 align=right width=90>Rimini si scopre sempre più antiturista. A distanza di sette anni la TradeMark Italia ha proposto il “Secondo Rapporto sull’Antiturismo a Rimini” che fotografa una costante crescita dei riminesi indifferenti ai turisti e che agli ospiti della città imputano alcuni disagi urbani, primo fra tutti il traffico. <br><a href=http://www.trademark.com target=_blank>www.trademark.com</a>
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lun 7 gen 2002 12:52 ~ ultimo agg. 00:00
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“E’ chiaro – ha dichiarato Aureliano Bonini, presidente di Trademark e responsabile del progetto – che una ricerca di questo tipo non può essere fatta su piccole località, ma solo su città che superano i trentamila abitanti e che valutare l’indice di antiturismo di Rimini non significa negarne la vocazione turistica ma capire con quale atteggiamento i residenti si pongono nei confronti degli ospiti”. Sentiamo Bonini al nostro microfono.
Nel corso della discussione che è seguita alla presentazione dei dati, Walter Martinese, responsabile dell’ufficio statistiche della Cgil di Rimini, ha sottolineato come le valutazioni sull’antiturismo debbano tenere conto del fatto che l’incidenza del settore turistico sull’economia riminese è nettamente diminuita nel corso degli ultimi anni, passando da più del 50%(negli anni ’70) all’attuale 28%.
La ricerca in dettaglio: la ricerca e’ stata realizzata nei mesi di settembre e
ottobre 2001 attraverso interviste a un campione di 947
residenti con un’ eta’ superiore a 18 anni. Al 28,8% ‘fa molto
piacere’ la presenza dei turisti estivi in citta’; il 45,5% ha
risposto che e’ un fatto positivo; il 7,6% ha espresso
indifferenza; il 15,2% ha ammesso che creano un po’ di problemi,
mentre il 3% ha risposto che danno molto fastidio.
Se da una parte i riminesi (88,6%) hanno risposto che i
turisti hanno contribuito alla loro prosperita’ e al loro
benessere, dall’ altra cresce il numero di quelli che ritengono che
dovrebbero essere di meno (28%). Per un riminese su 5 in
estate, la citta’ diventa invivibile e per 1 su 2 e’ sempre piu’
difficoltoso circolare in automobile. Riguardo ai settori piu’
importanti per lo sviluppo futuro di Rimini, il turismo si
colloca ancora al primo posto (per l’ 84,8% degli intervistati
e’ ‘molto importante’), seguito dalla cultura: e 73 riminesi su
100, pur riconoscendo che l’ offerta principale di Rimini non e’
la cultura, hanno spiegato che l’ amministrazione non fa abbastanza per
valorizzare i numerosi beni artistici della citta’ e per
‘destagionalizzare’ il turismo.
Riguardo al turismo, il 49% dei riminesi (era il 55% nel ’94) ha
detto di apprezzare i vantaggi economici, e’ in crescita chi non
apprezza nulla dei turisti (dal 4% al 7%). Sono diminuiti invece
i riminesi per i quali tutti i turisti andavano bene (dal 33% al
29%) e sono aumentati quelli per cui i turisti portano solo
confusione (33,3%) e fanno aumentare i prezzi (18,9%).
I turisti
preferiti, secondo il rapporto, sono quelli stranieri (28,7%),
apprezzati soprattutto per la valuta che portano con se’;
seguiti dalle ‘famiglie con bambini’ (22,1%), che risponderebbe
all’ esigenza di maggior tranquillita’ dei residenti; per
arrivare ai congressisti (16,1%) per l’ elevato impatto
economico delle loro spese; solo in quarta posizione i turisti
italiani (14,6%).